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    “IL REDDITO DI CITTADINANZA AIUTA I POVERI” – BERLUSCONI, IN PREDA ALL’UTOPIA QUIRINALIZIA, STRIZZA L’OCCHIO AI GRILLINI CHE SOLO TRE ANNI FA AVREBBE “SPEDITO A PULIRE I CESSI”: “IL MOVIMENTO SI È PRESENTATO COME UNA RISPOSTA A UN MALCONTENTO MOLTO DIFFUSO. MERITA RISPETTO PERCHÉ ESPRIME PROBLEMI REALI”. POI MANDA UNA CAREZZINA A CONTE, RIBADISCE L’APPOGGIO AL GOVERNO E MANDA UN PIZZINO ALLA “DUCETTA” CHE HA SILURATO LA SUA CANDIDATURA AL COLLE… 


     
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    Da www.corriere.it

     

     

    silvio berlusconi fa la terza dose 5 silvio berlusconi fa la terza dose 5

    Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si schiera a favore del reddito di cittadinanza, la misura bandiera del Movimento 5 Stelle duramente criticata invece dai due alleati di centrodestra Matteo Salvini («Va rivisto, invece di creare lavoro, sta creando problemi») e Giorgia Meloni («Metadone di Stato»). L’ex premier, intervistato dal direttore del Tempo Franco Bechis, è stato chiaro: «Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza gli importi che sono finiti a dei furbi che non ne avevano diritto sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito è andato finalmente a contrastare».

     

    CONTE BERLUSCONI CONTE BERLUSCONI

    Berlusconi si spinge fino a una lettura positiva dei pentastellati: «Il Movimento Cinque Stelle ha raggiunto grande consenso perché si è presentato come una risposta a un malcontento molto diffuso. Una risposta che non ho mai condiviso e che a mio giudizio non ha funzionato, ma che merita rispetto perché esprime problemi reali. Del resto anche Forza Italia è nata per cambiare, con metodi molto diversi, una politica vecchia che a noi appariva superata. La crisi del Movimento Cinque Stelle è reale, ma sarebbe sbagliato e pericoloso lasciare senza risposte e senza rappresentanza le esigenze che esprime». Parole buone anche su Giuseppe Conte ed Enrico Letta: «Sul piano personale, stima e rispetto, sul piano politico naturalmente ci sono distanze rilevanti».

     

    CONTE BERLUSCONI CONTE BERLUSCONI

    L’ex premier ha poi ribadito il suo sostegno all’esecutivo: «Questo è un governo di emergenza che abbiamo proposto noi per primi, con due obbiettivi da realizzare contrastare la pandemia con una campagna vaccinale capillare e rimettere in moto l’economia usando al meglio le risorse del Pnrr. I problemi da affrontare rimangono enormi, ma del lavoro svolto fin qui possiamo essere soddisfatti». E sull’ipotesi di Draghi al Quirinale il presidente azzurro ha aggiunto: «Qualunque domanda su questo tema è prematura e rispondervi sarebbe irrispettoso, sia verso il presidente della Repubblica in carica che verso il lavoro dello stesso Draghi...».

     

    SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI

    Sulle ultime frizioni con Giorgia Meloni, si dice tranquillo: «Onestamente il tema del candidato premier non mi appassiona e non appassiona gli elettori. Dobbiamo lavorare perché il centrodestra sia forte e credibile. Poi sceglieremo di comune accordo il candidato premier, tenendo conto ovviamente dei pesi di ciascun partito. Anche se in verità non rinuncio a coltivare il sogno del “partito unico” del centrodestra, che sarebbe adeguato a un sistema davvero bipolare. In ogni caso, il nostro dev’essere un centrodestra con una forte e visibile presenza dei liberali, dei cattolici, degli europeisti, dei garantisti, dell’area di centro che noi rappresentiamo. Sta a noi lavorare per questo, senza venir meno al rapporto leale che ci lega ai nostri alleati».

    BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI SILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI

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