RAI: VIGILANZA, OK RISOLUZIONE SU DOPPIO INCARICO FOA
(ANSA) - Maggioranza divisa in Commissione di Vigilanza Rai sulla risoluzione proposta da M5S contro il doppio incarico al presidente Rai Marcello Foa. Il testo è passato con 21 voti a favore (oltre che M5S hanno votato sì Pd e Leu) e 9 voti contrari, tra cui quelli della Lega. La risoluzione impegna Foa a lasciare l'incarico di presidente di Rai Com.
Ilario Lombardo per “la Stampa”
marcello foa
I leghisti sono atterriti. «Chi glielo dice ora a Salvini?» confessa a un deputato il capogruppo del Carroccio nella commissione di Vigilanza Rai Massimilianio Capitanio.
Già, perché quello che oggi andrà in scena è per la Lega un atto di «sfiducia» del M5S nei confronti dell' uomo che Matteo Salvini ha voluto al vertice di Viale Mazzini. Con l' aggravante, vista dagli occhi del Carroccio, di farlo di sponda con il Pd.
Dopo mesi di rinvii oggi in Vigilanza si voterà la risoluzione che silura Marcello Foa, reo di essersi tenuto stretto il doppio incarico, da presidente della Rai e, contemporaneamente, di Rai Com. «Una scelta illegale, vietata dalla legge e dallo stesso statuto dell' azienda» spiega Michele Anzaldi, che per primo, ai tempi del consiglio di amministrazione che lo votò, denunciò la cosa.
michele anzaldi
Durante la luna di miele dei primi otto mesi con la Lega i 5 Stelle fecero finta di nulla. Fino a quando, a metà aprile, il senatore grillino Primo Di Nicola pose la questione. Sembrava un ultimatum. Poi divenne un penultimatum, perché c'era il voto, perché il leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio voleva capire quanto la mossa grillina, in asse con i dem, poteva scatenare una reazione di Salvini. Si è continuato a traccheggiare, finché si è arrivati a oggi.
O meglio, alla scorsa settimana, quando la Lega ha votato con il Pd per salvare Radio Radicale. Di Maio non l'ha presa bene. Affossare il doppio incarico di Foa e di fatto azzopparlo è un'azione di rappresaglia politica ordinata dal leader alla luce di quell' evento? Così l'hanno interpretata dal Pd. «Di sicuro li ho visti temporeggiare troppe volte, qualcosa è cambiato» aggiunge Anzaldi.
PRIMO DI NICOLA
Nessuno si sente di escludere che questo voto, apparentemente così marginale per le sorti del governo, potrebbe essere la scintilla di una eventuale crisi. «Il pretesto», come lo chiamano i 5 Stelle, che Salvini andrebbe cercando per scatenare l'inferno. Quel che è certo è che già ieri leghisti e Fratelli d'Italia parlavano della nascita virtuale di una nuova maggioranza. In realtà anche Forza Italia dovrebbe votare contro Foa. Salvo sorprese, questa è la prevedibile scaletta di cosa accadrà in Vigilanza.
marcello foa 4
Verrà presentata la risoluzione del Pd, quella originaria, ma i 5 Stelle non la voteranno. Si discuterà dell' emendamento del leghista Capitanio, che Di Nicola non aveva accolto perché svuotava il provvedimento grillino contro il doppio incarico del presidente Rai. La Lega però non lo ha ritirato e intende anche scenograficamente inchiodare i 5 Stelle alla loro decisione di andare contro l'alleato.
Infine toccherà al la risoluzione fotocopia del M5S, su cui convergerà il Pd. Il senatore Gianluigi Paragone, considerato assieme ad Alessandro Di Battista il fautore di una linea più aggressiva, che non teme scenari di voto anticipato, conferma: «Noi votiamo con convinzione la nostra risoluzione, chi vorrà ci seguirà». Anzaldi ha chiesto lo streaming della seduta. Il Pd prepara i pop corn.