Marco Ansaldo per la Repubblica
Fotografie di Emanuele Satolli
TRAPIANTO CAPELLI TURCHIA
A vederli così, pure sui voli che da Istanbul tornano in Italia, completamente calvi, la testa stretta da una fascia, il cranio ancora disegnato in sezioni, paiono gli adepti di una misteriosa setta religiosa.
Qualche passeggero cautamente chiede, e subito si sentono spiegazioni e risate. Sono i pazienti di un nuovo business medico: il trapianto dei capelli, in cliniche turche altamente specializzate e a prezzi concorrenziali rispetto ad altre zone del mondo. E poi, dopo sei ore di operazione, restano quattro-cinque giorni da sfruttare nella metropoli del Bosforo, che è pur sempre una delle più belle città del mondo.
Gli europei sono ancora pochi. Il giro coinvolge piuttosto i Paesi arabi. Ogni anno una folla di uomini senza capelli e persino privi di barba, glabri sopra e sotto, trasmigrano alla volta di Istanbul per sottoporsi alle cure dei maghi della capigliatura. Li chiamano “gli allevatori dei capelli”. Cinquemila interventi al mese, di cui 3.500 circa fatti su pazienti provenienti da Emirati Arabi e Arabia Saudita. Un giro di affari di un miliardo di dollari nel solo 2014.
TRAPIANTO DI CAPELLI
Oggi la Turchia è il Paese dove vengono effettuati più trapianti di capelli al mondo. Per una nuova forma di turismo medico, accanto a quello termale o odontoiatrico. Gli “allevatori di capelli” usano tecniche all’avanguardia. Il loro metodo è chiamato Fue (Follicular unit extraction), estrazione di unità follicolare.
Consiste nel raccogliere qualcosa come quattromila follicoli dalla parte posteriore dello scalpo, per trapiantarli in modo meticoloso, uno per uno, laddove sia necessario a seconda della densità e struttura delle altre zone del capo. I prezzi medi variano tra i 1700 e i 2000 dollari, contro i 25.000 per lo stesso tipo di intervento in Gran Bretagna o negli Stati Uniti.
TRAPIANTO DI CAPELLI
C’è anche un’altra ragione per cui molti arabi preferiscono la meta turca. Si recano in un Paese musulmano, per abitudini e costumi religiosi non troppo lontano dal loro, e comunque molto più aperto e meno conservatore.
Così negli alberghi a cinque stelle attorno al Topkapi o nel quartiere di Besiktas è facile imbattersi in frotte di arabi operati da poco al cuoio capelluto, con moglie avvolta nella veste nera e pargoli al seguito. La sera popolano i ristoranti attorno alla moschea di Ortakoy, con, di fronte, la meravigliosa vista sulla sponda asiatica.
TRAPIANTO DI CAPELLI
Qualcuno di loro adduce fattori ambientali come causa della calvizie: il clima caldo e secco, l’abitudine diffusa a coprire la testa, l’impiego di acqua di mare purificata per l’igiene personale. Ci sono quelli che arrivano in gruppo, e si recano insieme a sottoporsi al trapianto. Altri partono da soli, stringono amicizia con nuovi pazienti, e poi visitano la città, tutti con la testa fasciata. Le agenzie offrono un pacchetto completo: aeroporto, albergo, clinica, e infine tour completo di attrattive turistiche.
In Turchia le cliniche sono impegnate in questi interventi da vent’anni. Anche perché ovunque nel Paese gli ospedali e i medici sono spesso di ottimo livello, alcuni davvero all’avanguardia. Il Paese che la scorsa estate ha sofferto un calo del turismo vacanziero a causa del golpe fallito e per gli attentati terroristici ha trovato quindi così una forma - sebbene parziale - sostituiva di rilancio. Le cifre ovviamente non sono le stesse, ma quello del trapianto di capelli è considerato comunque un settore con un giro economico di tutto rispetto. E più che mai in espansione.
TRAPIANTO DI CAPELLI TRAPIANTO DI CAPELLI