Qui trovate l'audiolibro in vendita:
http://emonsaudiolibri.it/audiolibri/kamasutra
Stefania Parmeggiani per www.repubblica.it
Geniale e irriverente fino all’ultimo. Paolo Poli, l’enfant terrible del teatro italiano, scomparso il 25 marzo dopo una lunga malattia, ci regala un altro colpo di scena: la lettura del Kamasutra. Dopo avere prestato la sua voce a tanti classici - da I promessi sposi all’Artusi – prima di uscire di scena ha inciso con tono malizioso e divertito l’antico testo indiano scritto per la classe dirigente induista da un misterioso autore chiamato Vatsayana.
paolo poli legge il kamasutra
L’audiolibro, che esce il 13 ottobre per Emons, non ha nulla a che vedere con le tante edizioni illustrate, a fumetti, riviste, manipolate, riassunte, apocrife che hanno contribuito a propagarne il mito. Poli ha letto la versione integrale del testo originale, nella traduzione di Cinzia Pieruccini, e a forza di rigirarsi quelle espressioni in testa in cerca del giusto equilibrio tra pause e accelerazioni, ha finito con il superare l’iniziale diffidenza.
paolo poli kamasutra
Infatti, a lui che ha vissuto tutta la vita nel segno della libertà, anche sessuale, il Kamasutra era sembrato tutto fuorché scandaloso: all’uscita dell’audiolibro di I promessi sposi, quando raccontava della sua fascinazione per i cattivi del Manzoni, diceva che il trattato dell’amore era “tutto una piattezza”, che i lettori non si aspettassero granché sul sesso.
E invece, leggendolo ad alta voce nel chiuso di una sala di incisione romana, il maestro ha finito per rivedere sotto una luce diversa quelle antiche direttive per una felice vita amorosa, tra abbracci e morsi, baci contenuti e baci che colpiscono i sensi, graffi e balsami. Nell’intervista registrata per la Emons, che qui pubblichiamo in anteprima, Poli sembra avere cambiato il suo giudizio. Almeno in parte.
umberto eco e paolo poli babau 3
“E’ curioso, tutti ne parlano – dice il maestro - ma nessuno lo ha letto veramente e leggendolo in tutti i particolari se ne ha una impressione un po’ conturbante per noi che anche se non siamo credenti siamo profondamente cattolici”. La sua voce divertita misura la distanza tra la società in cui a lui è toccato vivere e quella dove il perfetto appagamento dei sensi conduceva – così si pensava - al benessere dell’intera società.
poli 4
“Dà consigli alle prostitute, alle mogli degli altri… E il lettore si aspetta consigli di perversione quando invece sono tutti consigli di morale. Come trattare la giovane moglie, come corteggiare una fanciulla che non ha mai avuto rapporti con uomini. Sono cose di civiltà profonda, mentre da noi è passato tutto in cavalleria, come una roba divertente”.
Poli ricorda la pornografia degli anni in cui è stato ragazzo, una pornografia “letterariamente modesta”, che andava dal linguaggio popolare fino alle ricerche dannunziane: “C’era comunque uno sforzo per fare diventare fantasia una scrittura attraverso la lettura”. Esamina il concetto di lussuria nei secoli, attraverso l’arte e i dipinti di Tiziano e conclude ricordando un film come Passaggio in India. Il maestro non può dimenticare “quelle meravigliose pareti con tutte le curiosità dell’amore fatto con gioia senza falsi pudori”. Sorride alla telecamera. Raffinato, frivolo, ironico, sottilmente perfido come è stato in vita. E come lo ricorderemo sempre.
Paolo Poli foto di Antonio Viscido Paolo Poli foto di Antonio Viscido paolo poli PINO STRABIOLI E PAOLO POLI Paolo Poli buoi PAOLO POLI GIOVANE PAOLO E LUCIA POLI FOTO TATTI paolo poli PAOLO POLI A TEATRO PAOLO POLI PAOLO POLI IN AQUILONI jpeg PAOLO POLI Paolo Poli ne Il mare Paolo Poli ne Il mare Paolo Poli Paolo Poli PAOLO POLI A TEATRO AQUILONI Paolo Poli Paolo Poli foto di Antonio Viscido