Michela Allegri per "Il Messaggero"
rave party al lago di mezzano 10
L'obiettivo è combattere i rave party illegali e, per farlo, è necessario puntare tutto sulla prevenzione. Viminale e ministero della Giustizia stanno lavorando su una legge ad hoc che consenta di introdurre un nuovo reato imputabile agli organizzatori dei teknival clandestini, molto più pesante rispetto a quello contestato ora in Italia, cioè l'invasione di terreni e di edifici, o l'occupazione abusiva.
rave party torino
E che, come succede per le fattispecie criminose più gravi, consenta anche di muoversi a livello preventivo, con strumenti come le intercettazioni telefoniche e telematiche, o addirittura con l'utilizzo di agenti sotto copertura.
rave party a tavolaia, in provincia di pisa 14
GLI STRUMENTI
Gli strumenti attualmente a disposizione delle forze dell'ordine, infatti, sono considerati del tutto insufficienti. Il monitoraggio social sta già dando risultati concreti, ma da solo non basta per combattere il network che organizza raduni illegali in tutta l'Europa.
Un network che, negli ultimi anni, ha sponsorizzato eventi soprattutto in Italia, visto che nel nostro Paese, a differenza di quello che succede all'estero, non esiste ancora una legge specifica che impedisca di riunirsi senza autorizzazione, con pene pesanti per chi viola il divieto.
rave party al lago di mezzano 12
Nel resto d'Europa, invece, le cose vanno diversamente e il tavolo di lavoro interministeriale che si sta occupando di valutare una nuova normativa, intende prendere spunto soprattutto da tre Stati: Francia, Gran Bretagna e Spagna.
Nel Regno Unito la norma per contrastare i free party risale al 1994: si tratta del Criminal Justice Act, che contiene una serie di disposizioni che prevedono il divieto di riunirsi senza autorizzazione, la possibilità di sequestrare gli automezzi e le attrezzature tecniche utilizzate.
rave party di capodanno a lieuron, in francia 10
In Francia, invece, i rave sono stati banditi con la legge Mariani del 2002, che vieta l'organizzazione di raduni senza l'autorizzazione dei prefetti locali, non consente l'assembramento di oltre 250 persone e prevede, in caso contrario, il sequestro degli impianti e conseguenze penali per gli organizzatori.
In Spagna, inoltre, sono previste multe salatissime per chi organizza free party illegali: basti pensare che i promotori di una maxi-festa clandestina a Barcellona - che si è svolta in pieno allarme Covid - rischiano una sanzione fino a 600mila euro. In Italia tutto questo manca.
rave party a tavolaia, in provincia di pisa 12
La legge punisce la violazione della proprietà privata, l'allaccio abusivo a luce e acqua, le riunioni non autorizzate per finalità di lucro. Invece, non è considerato un reato riunirsi in un luogo isolato con la musica a tutto volume, anche se si tratta di un rave party.
Questa fattispecie rientra nei diritti previsti dall'articolo 17 della Costituzione, che regola la libertà di riunione, come è stato sottolineato da una sentenza della Cassazione del luglio 2017.
rave party di viterbo 4
LA TECNOLOGIA
Un grande problema per le forze dell'ordine intente a sventare raduni illegali, è la tecnologia. L'internazionale dei rave utilizza metodi sempre più sofisticati per organizzare i raduni: chat segrete e chiuse, social e, soprattutto, il luogo di ritrovo viene svelato solo all'ultimo minuto. Per individuare l'area viene utilizzato Google earth, vengono fatti sopralluoghi e, poi, partono le convocazioni, principalmente via Telegram.
RAVE PARTY A TORINO 1
Per questo motivo, a livello preventivo, lavorare con intercettazioni e con agenti sotto copertura potrebbe davvero fare la differenza. Per il segretario generale del Silp-Cgil, Daniele Tissone, «serve una norma specifica che consenta alle forse di polizia di intervenire prevenendo simili manifestazioni, anche con intercettazioni preventive. L'autorità di pubblica sicurezza non può da sola, e senza fattispecie ad hoc, arginare il fenomeno».