MANUEL BORTUZZO
Federica Angeli per repubblica.it – Video di Francesco Giovannetti
La giornalista di Repubblica Federica Angeli torna in piazza Eschilo all'Axa, dove Manuel Bortuzzo è stato raggiunto da un colpo di pistola che lo ha paralizzato alle gambe, per raccontare la dinamica dell'episodio.
"Questo è il campo in cui nelle scorse ore la polizia ha ritrovato una pistola, con tutta probabilità la stessa usata contro Manuel e gettata via dai due sparatori - spiega la cronista -. Un testimone chiave ha visto i due fuggire a bordo di uno scooter nero e sbarazzarsi dell'arma. Siamo quindi in un momento clou dell'indagine che a breve potrebbe portare all'identificazione degli autori"
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2. "MANUEL RESTERÀ PARALIZZATO" FORSE L' OBIETTIVO ERA LA FIDANZATA
Edoardo Izzo per www.lastampa.it
MANUEL BORTUZZO
I due killer che nella notte tra sabato e domenica hanno ferito con un colpo di pistola Manuel Mateo Bortuzzo, nuotatore trevigiano di 19 anni, condannato a restare su una sedia a rotelle, avevano forse anche un altro obiettivo: Martina, la sua fidanzatina di 16 anni. È questa la nuova ipotesi investigativa alla quale lavora la Squadra Mobile della polizia di stato, coordinata dalla procura di Roma, che nelle scorse ore ha ascoltato per quattro volte la giovane, anche lei nuotatrice delle Fiamme Gialle, cercando un collegamento con i possibili sospettati.
«Non possiamo escludere che chi ha sparato volesse uccidere entrambi», ha spiegato a La Stampa un investigatore che ha aggiunto: «Al momento la pista principale resta quella dello scambio di persona, ma stiamo lavorando anche su eventuali rapporti che la ragazzina potrebbe aver avuto, magari inconsapevolmente, con persone legate alla criminalità del posto». E quando si parla del luogo non bisogna pensare all' Axa-Casal Palocco, quartiere a sud della Capitale dove è andata in scena la sparatoria, ma alla vicina Acilia dove sono presenti diversi gruppi criminali. Perché, è convinzione degli inquirenti, i colpevoli sono da ricercare tra i componenti della "batteria di Acilia", criminali comuni che vanno avanti a rapine e spaccio di droga». Nel quartiere residenziale dove ha avuto luogo la sparatoria, ma anche nella cittadina limitrofa dove abita la ragazza, c' è grande preoccupazione per l' accaduto ed anche molto dispiacere per la diagnosi resa nota ieri.
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Il verdetto dei medici «La lesione midollare è completa e con le attuali conoscenze scientifiche il paziente non sarà in grado di muovere le gambe», hanno fatto sapere i medici dell' ospedale San Camillo di Roma. Intanto proseguono le indagini. A individuare i componenti della gang come possibili responsabili è stato almeno un testimone, che nel giorno dei fatti aveva raccontato a chi indaga:
«Qui il tasso di criminalità è alto, ci si spara anche per molto meno. In questo caso potrebbe esserci di mezzo una partita di droga non pagata». Ed è partita proprio da questo racconto l' inchiesta dei poliziotti, coordinata dall' aggiunto Nunzia D' Elia e dal pm Elena Neri, che hanno sentito diverse persone, tra cui i gestori dell'«O' Colonnell Irish», il pub di piazza Eschilo dove è andato in scena il tentato omicidio. Certo è che la zona teatro delle indagini, il quartiere popolare di San Giorgio di Acilia, non è di facile gestione.
MANUEL BORTUZZO
La guerra tra clan Oltre alla criminalità comune, infatti, in questo luogo alla periferia di Roma spadroneggia anche il clan dei Guarnera, storici alleati degli Iovine, una delle fazioni camorristiche dei Casalesi. Ma alla prima ipotesi che vede Manuel vittima di uno scambio di persona, nelle ultime ore se ne è aggiunta un' altra, quella della vendetta per questioni di gelosia. «Chi ha sparato lo ha fatto da 20 metri, e una delle tre pallottole ha sfiorato anche la ragazza che è salva per miracolo», ha spiegato una fonte di polizia. Per questo al centro degli ultimi accertamenti ci sono le relazioni sentimentali della giovane, in particolare quella precedente all' incontro con Manuel. L' ex fidanzato, anche lui nuotatore, ha però un alibi di ferro: nel giorno della sparatoria si trovava a Napoli.
MANUEL BORTUZZO
A credere fermamente allo scambio di persona sono invece i genitori di Martina. «Nostra figlia e Manuel erano girati di spalle e incappucciati quando i due in motorino hanno fatto fuoco», hanno raccontato i due che nel pomeriggio di ieri si sono recati all' ospedale San Camillo per far sentire a Manuel la loro vicinanza. «Martina non era mai entrata in quel pub fino a sabato scorso», hanno aggiunto i genitori della 16enne, anche se su questa ricostruzione ci sarebbero non pochi dubbi. Sembrerebbe, infatti, che Martina e Manuel in almeno altre due circostanze avessero frequentato il locale in compagnia di altri amici.
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