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Barbara Costa per Dagospia

 

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Non so voi, ma io mi sentirei gravemente a disagio a farmi pisciare in bocca da qualcuno per poi ricevere un "bravo, il mio bellissimo cesso!" come complimento. E non credo che riuscirei a sborrare imbavagliata e legata come un capretto. Sapete perché? Perché non mi sono mai avvicinata al mondo BDSM. Invece non per tutti è così. In Italia ci sono ben quattro milioni di persone che praticano BDSM e sono felici e soddisfatti.

 

Per chi non lo sapesse, BDSM (Bondage, Dominazione, Sottomissione, Masochismo inteso come piacere di provare dolore) sta per tutte le pratiche erotiche estreme di dominazione e sottomissione fatte tra due persone adulte e consenzienti.

 

Lo spiega bene Ayzad nel suo "I love BDSM" (80144 edizioni), un piccolo manuale che ha scritto per mettere ordine tra tutte le cazzate che "Cinquanta sfumature di grigio" ci ha rifilato. Ayzad è il massimo esperto italiano di BDSM, vive e studia tutte queste pratiche da quasi trent'anni, ci ha scritto su altri libri lunghi 700 pagine, con cui fa lezione in corsi specifici.

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Vanno subito messe in chiaro due cose. Il BDSM in se' non è pericoloso, ma come tutte le pratiche estreme va affrontato con consapevolezza, cautela e preparazione. Seconda precisazione: chiunque voglia capire il mondo BDSM deve dimenticare ogni idea convenzionale sul rapporto di coppia. Nel BDSM ci sono uno schiavo e un padrone e tra i due il protagonista è lo schiavo. Perché è lo schiavo che comanda il gioco.

 

Chi fa lo schiavo dà a chi fa il padrone l'autorizzazione ad abusare di lui in ogni modo, andando oltre ogni etica e rispetto. L'obiettivo di ogni schiavo è cedere il controllo della situazione a un'altra persona. Ma un padrone non può mai andare oltre il consenso del suo schiavo. Un padrone non può sottometterlo a sevizie che non sono state concordate insieme in precedenza e, se durante un gioco uno schiavo si accorge di non farcela a sopportare una determinata tortura, può sempre fermare tutto tramite una "safeword".

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In questo modo tra i due non c'è nessuna violenza, tantomeno psicologica, ma solo massimo rispetto reciproco. Diversamente si commette un reato perché si passa dal gioco all'abuso. Detto questo, se vi sentite dentro una voglia irrefrenabile di sborrare di dolore, per prima cosa dovete trovarvi un compagno di gioco. A meno che non ve lo siate già sposato, Ayzad avverte subito di diffidare di tutti i cazzari che girano sul web.

 

E' più facile trovare il vostro compagno di scopate BDSM nelle apposite fiere, party, incontri in club prive', che ci sono ogni mese per tutti gli appassionati del tema. Se invece cercate dei professionisti per un incontro BDSM occasionale e soprattutto segreto... come potenziali clienti siete messi male!

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Ayzad svela che in tutta Italia le "mistress", cioè le vere dominatrici BDSM, sono solo una decina, mentre tutte le altre che si spacciano come tali sono in realtà delle puttane riciclate ridotte alla disperazione, che non sapranno mai frustarvi come si deve e che probabilmente sono dotate di scadenti strap-on (dildi indossabili), o magari non ce li hanno proprio.

 

Con loro potete dire addio a ogni sogno di sodomizzazione estrema. Peggio per chi cerca delle schiave a pagamento, che in Italia non esistono affatto mentre all'estero sì, ma sono carissime. E in Italia non ci sono neanche padroni e schiavi maschi professionisti. All'estero sì, ma sono pochi e lavorano solo per clienti gay.

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Se nonostante tutte queste difficoltà un compagno di giochi siete riusciti a trovarlo lo stesso e vi siete assegnati i ruoli, come secondo passo dovete andare a Londra per comprarvi tutto l'abbigliamento necessario. I negozi italiani di abiti e scarpe fetish sono poco forniti e i siti web meglio lasciarli perdere perché determinati vestiti vanno provati prima, per non apparire davvero ridicoli quando si è al dunque.

 

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Superato quest'altro ostacolo, vediamo finalmente in quali e quanti modi un padrone può seviziare uno schiavo. Innanzitutto, con le pratiche bondage! Procuratevi bende, bavagli, manette e fruste, ma fatevi furbi: qui va bene fare acquisti su internet, ma non per le manette. Quelle che vendono nei sexy shop si rompono subito (e posso assicurarvelo di persona!): meglio comprare quelle vere che vendono nelle armerie e farsi fare un duplicato delle chiavi dal ferramenta, non si sa mai.

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Le corde migliori per legare il tuo schiavo sono quelle giapponesi a fibra naturale, costano 18 euro al metro e, per legarlo per bene, ti servono lunghe dai due agli otto metri. Se sei un padrone in difficoltà economiche, puoi ripiegare con le cime sintetiche che vendono ad esempio da Bricofer, oppure puoi legarlo col Domopak, che tutti abbiamo quasi sempre in casa.

 

Con il Domopak puoi arrivare a fare la "mummificazione", che consiste nell'avvolgere tutto il corpo del tuo schiavo in un bozzolo, ricordando di lasciargli liberi naso e bocca, sennò crepa. Assicurati di non lasciarlo chiuso nel bozzolo per oltre dieci minuti, sennò crepa lo stesso. Uno schiavo legato e imbavagliato non va mai lasciato solo. Può sempre aver bisogno di qualcosa di essenziale, come qualcuno che lo aiuti a soffiarsi il naso se è raffreddato, oppure essere salvato da un'ape molesta se è estate.

 

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Abbandonare da solo in casa il proprio schiavo legato è proprio da stronzi, come spaventarlo senza motivo. Ayzad chiama queste pratiche infami "mindfucking": ci sono stati casi di padroni psicopatici che hanno terrorizzato i propri schiavi legati e imbavagliati, minacciando di sgozzarli o di farli stuprare da grossi cani in calore. Nella cultura BDSM esistono centinaia di pratiche, dalle più semplici alle più complicate. C'è gente che fa BDSM esagerato sui propri schiavi. Alcuni padroni li marchiano a fuoco.

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Ad altri piace un gioco del dottore estremo, chiamato "infusione", in cui il padrone/dottore inietta sottopelle dosi di soluzioni fisiologiche allo schiavo/paziente. Ci sono gli schiavi felici di sottoporsi ad ogni atto sessuale, che sia pissing, scat, o di farsi scopare da chiunque decida il suo padrone. Sul fisting bisogna fare un discorso a parte.

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Nel BDSM vale questa equazione: maggiore è la dilatazione, maggiore è la sottomissione. Quindi un'intera mano o addirittura entrambe vanno infilate nella fica o nell'ano sempre più in fondo, e ci sono schiavi che fanno allenamenti appositi per poter ricevere "calibri" sempre più imponenti dentro i loro buchi. Ci sono padroni che fanno il "playpiercing", cioè forano la pelle dei loro schiavi con grossi aghi da siringa. Quelli che fanno clisteri sovradimensionati per invadere di "piacere" l'intestino dello schiavo.

 

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Ancora, chi addirittura ama usare cateteri vescicali o che ricorre direttamente a kit da sutura. Quando uno dei due giocatori va in "subspace", significa che è in uno stato di beatitudine simile a quello che si prova dopo un grosso orgasmo. Schiavo e padrone possono assumere vari ruoli.

 

Ricordate quando eravamo piccoli e si giocava a "facciamo finta che siamo..."? Qui si replica qualcosa del genere. Si può fare il "pet play", dove lo schiavo si comporta in tutto e per tutto come un animale domestico; l'"age play", dove lo schiavo è un bambino e il padrone il suo genitore cattivo; il "primal", dove il padrone e lo schiavo retrocedono entrambi al puro istinto primordiale, e si comportano come bestie e bruti.

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Se in un "pet play" giocate a padrone e schiavo/cane, dovete munirvi di collare, guinzaglio, palline, ossi e antipulci. Alcuni mangiano direttamente nelle ciotole cibo per cani in scatola e crocchette. C'è anche il gioco di ruolo del "crossdressing", dove il padrone o lo schiavo cambiano identità indossando abiti femminili o, viceversa, maschili.

 

Lo schiavo che fa "crossdressing" può arrivare al "sissy", cioè assumere l'identità di una servetta. Infine... i sex toys BDSM! Vi confesso che alcuni di questi giochi li ho fatti pure io, ma non sapevo, prima di leggere il libro di Ayzad, che rientrassero nella categoria delle pratiche BDSM, sebbene al livello più semplice, basico.

 

Anch'io ho giocato con i cubetti di ghiaccio sulla pelle, con la cera bollente, con le pinzette sui capezzoli, con bende e manette, e mi faccio torturare (e torturo) i capezzoli con i denti. Nel mondo BDSM ci sono anche i sex toys "viventi": sono gli schiavi che assumono le identità di geisha, maggiordomo, servo.                         

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In conclusione devo dire che, del mondo BDSM, le pratiche che mi hanno impressionato di più sono il "bacio BDSM" che equivale a uno sputo e l'usanza giapponese di togliere il cerume dall'orecchio del proprio compagno di giochi. Qualcuno di voi mi aiuti a rispondere a questo indovinello di Ayzad: dice che tra il momento di servire il tè e quello di riporre le tazze, si possono fare 19 giochi erotici BDSM differenti. Uno è quello di ricoprire di zucchero la punta delle dita e con queste torturare i capezzoli del proprio schiavo. Gli altri 18 quali sono?