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    IN NOME DELLA POP ART - ESCE “BIG EYES” DI TIM BURTON, BIOPIC SULLA PITTRICE MARGARET KEANE E SUI SUOI BIMBI DAGLI OCCHI GRANDI, OPERE SNOBBATE DAI CRITICI MA PRELUDIO DI POP ART - DUE BRANI DI LANA DEL REY A CORREDO


     
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    tim burton e keane al muro tim burton e keane al muro

     

    In “Big Eyes” di Tim Burton, il piccolo studio di Margaret (Amy Adams) è pieno di inquietanti quadri di orfanelli dagli occhi enormi e scuri. Suo marito Walter (Christoph Waltz) la tiene chiusa lì dentro per mantenere la segretezza sull’autore delle opere. Se ne prende il merito e quando Margaret si accorge del furto d’identità, minaccia di renderlo pubblico, allora lui lancia fiammiferi sul pavimento zuppo di trementina.

     

    E’ una storia vera. Quei bambini dagli occhi grandi, onnipresenti tra gli anni Cinquanta e Sessanta, erano dipinti da Margaret Keane, che oggi ha 87 anni. Il film di Tim Burton debutta a Natale in America (a capodanno in Italia), viene proiettato la prossima settimana al “Museum of Modern Art” ed ha fatto la première all’“Art Basel Miami Beach”.

    scena da big eyes scena da big eyes

     

    Il regista conosce l’argomento e colleziona i quadri di Keane. Ha lavorato con gli sceneggiatori Larry Karaszewki e Scott Alexander, ovvero il team che ha scritto “Ed Wood”, “Man in the Moon” e “Larry Flynt”. Dice Karaszewski: «Nei nostri film in genere il protagonista è l’eroe, anche se persona poco piacevole. Stavolta invece il protagonista è il cattivo. Walter Keane ha inventato il marketing dell’arte di massa, dopo essere stato rifiutato dai circoli artistici e prima di Peter Marx e Warhol. Non vendeva molto e allora mise le opere a basso costo, così basso che quasi erano poster». Se Margaret era la pittrice, lui era il pioniere dei mercanti d’arte.

    margaret keane quadri margaret keane quadri

     

    Fu lui a capire che i critici non contano: contano le celebrità. Non c’era bisogno della recensione del “Times” quando Kim Novak e Jerry Lewis dichiaravano di avere un “Keane” appeso al muro. Alla fine Margaret disse la verità, ma Walter continuò a dichiararsi l’autore delle opere fino alla morte. Gli sceneggiatori appresero della storia da un libro intitolato “L’enciclopedia del cattivo gusto” e ora sperano che il film faccia rivalutare le opere e l’importanza che l’artista ha avuto nella Pop Art e sull’anime giapponese. Andy Warhol lo aveva capito: «Quello che ha fatto Keane è magnifico! Fosse stato brutto, non sarebbe piaciuto a così tanta gente».

     

    margaret keane 03 margaret keane 03

    Per il film Lana Del Rey ha composto due brani, “Big Eyes” e "I can fly", secondo "Hollywood reporter" almeno uno merita di ricevere la nomination all'Oscar.

     

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