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    ANCHE I BOSS DI MAFIA CAPITALE TENGONO FAMIGLIA - ER CECATO SI PREOCCUPA CHE IL FIGLIO MANGI E QUANDO PARLA CON LA COMPAGNA SFODERA AFFETTUOSITÀ DA BIMBOMINKIA (“TESO’”), BUZZI PARLA IN CODICE CON LA MOGLIE: “CAFFÈ E CAPUCCINI” INVECE DI “SOLDI”


     
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    Davide Vecchi per “il Fatto Quotidiano

     

    BUZZI CARMINATI BUZZI CARMINATI

    Ma chi è il super boss dei boss, dei boss: quello che conta più di tutti?”. “Teoricamente so’ io, teoricamente... materialmente conta Giovanni”. C’è Ernesto Diotallevi che rassicura così il figlio Leonardo sul proprio potere e c’è Massimo Carminati che invece si preoccupa di quanto l’erede Andrea dimagrisce stando lontano da casa, a Londra: “Mangi sì? Non sei troppo magro?”.

       

    I capi del “mondo di mezzo” cresciuti sulla strada di sangue che ha attraversato gli ultimi decenni del Paese, dagli anni di piombo in poi, mostrano un lato umano con i pochi familiari che li circondano. Carminati, per dire, quando parla con la compagna Alessia è tutta una profusione di “tesoro”, “amore” e affettuosità adolescenziali.

     

    Del resto lei è l’unica che condivide tutti i segreti del “Guercio”. E lo assiste. La notte dell’otto novembre 2011 Carminati è terrorizzato: ha paura che stiano arrivando ad arrestarlo. Lei dorme, racconterà a una sua amica poi: “Intorno alle 4 Massimo ha dato un urlo e l’ho trovato seduto sul letto a guardare le telecamere ed ha cominciato ‘eccoli eccoli!’, ma gli ho fatto notare che avevano il lampeggiante rosso ma lui era morto”.

    MASSIMO CARMINATI NEGLI ANNI OTTANTA MASSIMO CARMINATI NEGLI ANNI OTTANTA

       

    Anche il 10 luglio 2014 lui ha la percezione che lo stiano cercando per arrestarlo nuovamente e si trova a Londra dal figlio Andrea. Si sente braccato e così telefona alla compagna Alessia e anche lei sembra essere al corrente delle indagini in corso. “Teso’, allora? Che dici, tutto a posto?”, chiede Carminati . “Sì amore, sto preparando la cena”. Lui: “Hai fatto quei giri? Hai dato i soldi a chi dovevi? Mi raccomando, eh, non lasciamo buffi in giro”.

     

    ERNESTO DIOTALLEVI ERNESTO DIOTALLEVI

    Lei propone: “Ti volevo dire se vuoi stare ancora qualche giorno con Andrea faccio venire mia madre qua”. “Ma no, teso’ devo tornare, perché mi dici così? Tua madre, no no, tua madre non la fa veni’. Perché? Ma che sei matta?”. Secondo gli inquirenti la compagna cercava di tenerlo lontano da Roma e l’ex Nar intuiva qualcosa: “Ma perché dici così? Dimmi, raccontami. Ci hanno rifatto cavallo un’altra volta oggi con quell'amico mio. Io però non posso restare, devo tornare”. “Che è successo qualcosa all’amico mio, o a quell’altro bassetto, il padrone di casa (Marco Iannilli, ndr)?”. Lei non riesce a spiegarsi, tenta con termini in codice, parla di uova ma presto rinuncia: “Ok, va bene amore mio, fai come vuoi”. “Ciao tesoro, ciao”.

       

    panecaldo panecaldo

    La coppia Buzzi, invece, riesce a parlare in codice. O almeno lo crede. Il capo delle coop romane parla con la compagna, Alessandra Garrone. “Avoja a fa’ sottoscrizioni”, dice lei riferendosi ai finanziamenti distribuiti. E lui corre ai ripari sperando di non essere capito parla di caffè: “Scusa questo è un caffé”. Garrone: “Ci stanno altri caffé, cappuccini...”.

     

    Il frasario, ricostruiscono gli inquirenti, era riferito al prezzario stabilito per i politici. “Ieri abbiamo preso altri due appartamenti, ormai oh... io arrivo in un consiglio comunale, vengono i consiglieri da me... mi dai il documento”. La compagna insiste, è in vena di chiacchierare: “Certo che non stanno messi bene sti consiglieri in termine di moralità”. E il capo della cooperativa: “È venuto Panecaldo... me fa ‘aoh quando fai lavora’’.... ‘Quando tu mi dai il lavoro’, j’ho detto, niente lavoro, niente lavoro”. La compagna: “Giusto! Bravo!”. Perché in fondo quando c’è l’amore c’è tutto.

     

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