Antonio Mariozzi per il Corriere della sera
orsa Amarena
Ha superato una rete rotta e si è calata da un muretto fuggendo lungo una scalinata del paese e attraversando la strada, prima di scavalcare un muro tra le case e scomparire. L’orsa Amarena (chiamata così perché golosa di amarene e ciliegie) ha seminato il panico tra residenti e turisti durante la festa patronale a San Sebastiano dei Marsi, frazione di Bisegna in provincia dell’Aquila.
«LEVATEVI, ATTENZIONE»
Nel piccolo borgo montano dell’alta valle del Giovenco, in questi giorni pieno di turisti, si sono vissuti attimi di terrore. L’incursione è avvenuta mentre la gente era in strada per il giorno di festa. Quando il plantigrado, forse spaventato, ha preso di corsa le scale di un vicolo scendendo verso la strada, la paura è stata davvero tanta. C’è chi ha urlato, temendo il peggio.
orsa Amarena
«Levatevi, attenzione», ha gridato un uomo cercando di attirare l’attenzione dei presenti su quanto stava accadendo. Lungo la via attraversata dall’orsa c’erano anche alcuni bambini. Per la paura, una bicicletta è stata abbandonata sull’asfalto. Dopo la corsa di Amarena, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo e qualcuno, scaricata la tensione, ha perfino applaudito. «La situazione – ha commentato alla fine un cittadino - comincia ad essere pericolosa, soprattutto per i ragazzini».
IL PARCO: EVITARE COMPORTAMENTI PERICOLOSI
orsa Amarena
L’episodio ha indotto il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise a lanciare un appello invitando i cittadini a mantenere, in simili circostanze, comportamenti corretti per evitare situazioni pericolose. Meno di un mese fa, in piena notte, a Villavallelonga (L’Aquila) l’orso Mario entrò in un’abitazione mentre una coppia e i loro due bambini stavano dormendo. «L’orso bruno marsicano – ha fatto sapere l’ente parco – è un animale pacifico, ma possono determinarsi condizioni potenzialmente molto pericolose sia per i cittadini sia per l’orso stesso. Per fortuna non è successo nulla, ma non possiamo affidarci al caso».
orsa Amarena
NON AVVICINARSI AGLI ORSI
Per non incorrere in spiacevoli conseguenze, il parco raccomanda di rispettare precise indicazioni. «Non si possono avvicinare gli orsi per filmarli o fotografarli – ha ribadito l’ente - , non dare cibo e rendere inaccessibili le fonti alimentari che fanno avvicinare l’orso alle abitazioni. Inoltre, bisogna attenersi alle ordinanze emanate dai sindaci». Il Pnalm (che comprende 24 comuni, di cui 12 in Abruzzo, 7 in Ciociaria e 5 in Molise) ha chiesto al commissario prefettizio di Bisegna di emettere un’ordinanza, indicando con precisione le possibili azioni di dissuasione da parte di guardiaparco, carabinieri e forestali.
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