Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
ERDOGAN
Il golpe era vero, e il primo passo è stato il tentativo di uccidere Erdogan. Gli insorti pensavano di esserci riusciti, ma per due volte lo hanno mancato, consentendogli così di fare l' appello via telefono che gli ha salvato la vita e il regime. Questa è la versione che accreditano fonti informate turche negli Stati Uniti, e coincide con valutazioni simili fatte negli ambienti dell' intelligence. [...]
Il blitz era scattato a Marmaris, la località dove il presidente si trovava in vacanza, e i golpisti pensavano di averlo eliminato. Però tanto il raid lanciato da una ventina di soldati, quanto il successivo bombardamento della sua residenza, avevano in realtà mancato l'obiettivo. Erdogan, avvertito o protetto in maniera efficace dalle forze di polizia, era riuscito ad allontanarsi prima [...].
ALI YAZICI CON ERDOGAN
IL MISTERO DELL’AEREO
ERDOGAN
[...] Fonti autorevoli hanno confermato che i caccia dei golpisti avevano individuato l' aereo su cui stava scappando il presidente, ma per qualche motivo sconosciuto non avevano sparato. La ragione in realtà sarebbe che i piloti del velivolo presidenziale erano riusciti effettivamente ad imbrogliare gli assalitori, facendo credere loro che quello non era il volo su cui fuggiva Erdogan, ma un semplice vettore privato che se colpito avrebbe provocato una strage di civili.