Francesco Semprini per "la Stampa"
BRITNEY SPEARS
È nel piacere della quotidianità la gioia che Britney Spears prova nell'aver riacquistato la libertà dopo oltre tredici anni di «tutela forzata» del padre e di altri tutori. Poter usare la carta «bancomat» e maneggiare «soldi in contanti», comprare candele, avere in tasca le chiavi della propria vettura, «essere donna». Per la prima volta la popstar commenta in un video dopo essere tornata in possesso della sua vita grazie alla sentenza con cui la scorsa settimana la giudice del tribunale di Los Angeles Brenda Penny ha revocato la tutela legale (custodianship è il termine tecnico) per la quale ogni azione dell'artista era stata assoggettata assieme a una fortuna finanziaria valutata 60 milioni di dollari.
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«Imbarazzante, demoralizzante, degradante», sono gli aggettivi usati da Britney per descrivere il regime a cui era stata costretta a vivere. Oltre 13 anni «sono un tempo molto lungo per trovarsi in una situazione in cui non vuoi essere», ha aggiunto ora Britney. Ora la pop star, alla vigilia dei 40 anni (il compleanno è il 2 dicembre) potrà celebrare da persona libera e decidere della sua vita in totale autonomia. Era il 2008 quando il tribunale californiano sentenziò l'incapacità di intendere e di volere a tutti gli effetti pratici e legali, dell'idolo delle teenager.
jamie britney spears
Il padre Jamie Spears aveva chiesto di assoggettare al suo nulla osta ogni decisione di Britney motivando l'azione con un presunto stato di esaurimento nervoso e crolli psico-fisici della figlia e il sospetto uso di droghe nel mezzo della battaglia con l'ex marito Kevin Federline per la custodia dei figli. Il suo dramma era diventato quello di milioni di seguaci, che hanno dato vita a un movimento, il #FreeBritney, - «mi avete salvato la vita», dice la star nel video - grazie a cui è stato avviato un dibattito sui potenziali abusi della «custodia legale» oltre il singolo caso di Spears.
britney spears e la madre lynne
«È un movimento per i diritti umani», aveva proclamato la stessa artista indossando una maglietta con questo messaggio in un video postato su Instagram dal fidanzato Sam Ashgari a poche ore dall'udienza. Ora la pop star si batterà in difesa di persone che sono costrette a vivere sotto questo tipo di «abusi», come quelli raccontati nella pellicola «I Care a Lot» per cui l'anno scorso Rosamund Pike è arrivata a un passo dall'Oscar.
jamie britney bryan lynne spears nel 2006
«Spero che la mia storia avrà un impatto e che contribuirà a cambiare questo sistema corrotto», ha detto nel video la cantante di Toxic, anticipando alcuni contenuti dell'intervista che avrà con Oprah Winfrey. «Mi fa impazzire ogni volta che penso come la mia famiglia abbia potuto farmi questo, tutti compresa mia madre» Lynne colpevole a suo dire di essere la vera ideatrice della tutela e di aver tramato dietro le quinte assume al padre e altri personaggi a danno della figlia rovinandole la vita.
britney spears
Per Britney Spears rimane l'ultima battaglia da combattere quella sul pagamento delle spese legali sostenute per la causa, la cui entità sarebbe astronomica. Su questo la giudice potrebbe esprimersi in una nuova udienza il 19 dicembre. Ma non è tutto perché Britney sta valutando un'azione legale contro il padre per abusi nell'esercizio del suo ruolo di tutore e negli ultimi giorni, secondo quanto ha appreso il «Daily Mail», ha già sentito importanti avvocati penalisti per far partire la denuncia.
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