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    GIUSTIZIA E’ FATTA! - INCASTRATO DOPO 40 ANNI IL SERIAL KILLER CHE IN CALIFORNIA, TRA IL 1976 E IL 1979, HA COMMESSO 12 OMICIDI E 45 STUPRI - E’ IL 72ENNE EX POLIZIOTTO JOSEPH DEANGELO - E’ STATO INCASTRATO GRAZIE AL DNA MA PER ANNI E’ RIUSCITO A FARLA FRANCA GRAZIE ALLA CONOSCENZA DELLE TECNICHE DI INDAGINE - LE VITTIME, LA CACCIA ALL'UOMO, IL SUO OSCURO PASSATO: L’INCREDIBILE STORIA


     
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    joseph deangelo joseph deangelo

    Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

     

    Un nodo particolare, da marinaio. E poi il modus operandi: la ricognizione, la pianificazione, l'esecuzione e le vie di fuga ben studiate. Il Golden State Killer, l'assassino e stupratore seriale, doveva essere un militare o forse un poliziotto. Un criminale capace di violentare 45 volte e uccidere dodici persone dal 1976 al 1979 nella regione di Sacramento, California.

    Quel sospetto ha trovato la conferma 40 anni dopo.

     

    la villetta di joseph deangelo la villetta di joseph deangelo

    Le unità speciali hanno arrestato Joseph «Joe» DeAngelo, 72 anni, poliziotto in pensione con l'accusa di essere il predatore. Lo hanno prelevato dalla sua villetta di Citrus Heights, vicino a dove ha colpito a ripetizione. Gli investigatori non hanno detto perché il cerchio si è stretto attorno all' uomo, ma hanno affermato che hanno eseguito i riscontri tra il suo Dna e quello recuperato sulla scena di un vecchio delitto. Per due volte la Scientifica è riuscita a prelevare campioni senza che l'indagato se ne accorgesse, magari da una lattina gettata o da un oggetto personale. Hanno smentito che ci sia stata una soffiata a indirizzarli sulla pista giusta.

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    Spiegazioni con molti interrogativi in una storia drammatica. Il primo assalto risale al 18 giugno 1976, con la violenza sessuale consumata in un'abitazione. Ne seguiranno altre, compiute da una «belva» sadica. Spesso lega le donne e i mariti. Su quest'ultimi impilerà dei piatti in modo che se si fossero mossi avrebbero fatto rumore.

     

    In numerose occasioni ha visitato il target in precedenza, manomettendo porte e finestre, posizionando utensili. Durante le aggressioni cospargerà i corpi con salse, torturerà psicologicamente i suoi ostaggi, non avrà paura di telefonare dopo lo scempio. Si sottrarrà alla grande caccia lanciata dalle forze dell' ordine proprio grazie alla conoscenza di tecniche e tattiche, userà sempre i guanti.

    joseph deangelo joseph deangelo

     

    L'inchiesta era diventata per molti un'ossessione. Una scrittrice, Michelle McNamara, ha scritto un libro («I'll be gone in the dark»), pubblicato dopo la sua morte nel 2016, che secondo il marito ha dato una mano agli inquirenti. Loro negano, attribuendo il merito ai colleghi del team che è sempre rimasto concentrato sul cold case, il caso freddo.

     

    joseph deangelo joseph deangelo

    Forse DeAngelo - sempre che sia lui il colpevole - aveva scommesso sul fattore tempo. Avrà pensato: si saranno stancati di cercare. In America non è così. Veterano del Vietnam, decorato con tre onorificenze, ha fatto lo «sbirro» dal 1973 al 1979, prima a Exeter, poi a Auburn, sempre nella regione. Perderà il posto in seguito a un piccolo furto. Troverà altri impieghi, l'ultimo a Roseville in un deposito. Divorziato, stava con la figlia e una nipote. I vicini lo descrivono come una figura scorbutica, piena di rabbia, ma anche «un nonno qualsiasi», con la passione del bricolage. Che invece nascondeva il grande segreto.

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