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    INDOVINATE CHI HA LANCIATO BOTTIGLIE INCENDIARIE CONTRO IL CENTRO VACCINALE A BRESCIA? DUE NO VAX - SI TRATTA DI UN 51 E UN 52ENNE, ENTRAMBI BRESCIANI. I DUE ATTENTATORI SONO STATI ARRESTATI CON L’ACCUSA DI TERRORISMO. PERQUISIZIONI SONO STATE FATTE AD ALTRI LORO CONOSCENTI DELLO STESSO MOVIMENTO


     
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    Da lastampa.it

     

    I carabinieri del Ros hanno arrestato i responsabili dell'attentato incendiario avvenuto contro un hub vaccinale a Brescia lo scorso 3 aprile. Si tratta di un 51 e un 52enne, entrambi bresciani e del movimento no-vax, accusati di terrorismo. Sono state eseguite nelle province di Brescia e Verona delle perquisizioni nei confronti di alcuni conoscenti degli indagati che apparterrebbero allo stesso movimento.

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    L'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e' stata emessa dal gip del Tribunale di Brescia Alessandra Sabatucci, su richiesta della procura della Repubblica diretta da Francesco Prete. Contestualmente, sono state eseguite nelle province di Brescia e Verona delle perquisizioni nei confronti di alcune persone rientranti nel circuito relazionale degli indagati.

     

    In particolare, il provvedimento cautelare è il risultato delle indagini condotte dal Dipartimento antiterrorismo della Procura di Brescia e dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Brescia, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Carlo Milanesi e dall'aggiunto Silvio Bonfigli Secondo gli investigatori, l'incendio alimentato dagli ordigni - non propagatosi all'intero padiglione solo per la resistenza ignifuga della tensostruttura e per altre cause fortuite - era potenzialmente idoneo a causare danni devastanti alla struttura nella quale erano stoccate diverse centinaia di dosi di vaccino nonché altro materiale infiammabile, danni che avrebbero potuto ripercuotersi negativamente sulla campagna vaccinale anti Covid.

    NO VAX NO VAX

     

    A pochi metri dal principio di incendio corrono cavi elettrici che se fossero stati interessati dalle fiamme avrebbero interrotto l'alimentazione della catena del freddo cosi' rendendo inutilizzabili i vaccini. Nel sito colpito vengono infatti somministrate circa 1000 dosi di vaccino al giorno. Le indagini, condotte in tempi brevi anche mediante il ricorso alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, si sono subito concentrate sull'analisi dei sistemi di videosorveglianza e rilevazione targhe dei veicoli presenti sul territorio del Comune di Brescia, e hanno consentito di individuare il mezzo utilizzato dai dai due per raggiungere il centro vaccinale.

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