DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Ashleigh Kane per “Dazed Digital”
Fare un segno con lo spray sulla proprietà pubblica può essere una cosa seria. Chiamatela, arte, vandalismo, seccatura, ma non si può negare il fascino del graffito. “Ceremony” (edito da Yard Press) è una selezione di immagini scattate da diversi writer durante gli anni ’90 a Roma, gli anni in cui la cultura del graffissimo iniziava a emergere nella città.
Il libro immortala i giovani ribelli in passamontagna e Adidas e si concentra interamente sul rito sociale dei graffiti, piuttosto che sulle opere stesse. Le foto provengono dagli album fotografici delle crew e dei writer e ogni pagina rivela qualcosa circa le spedizioni, le attività e i legami all’interno di questa comunità.
“From Street to Art” è invece la prima panoramica sulla Street Art italiana raccontata attraverso i lavori di 10 tra i migliori artisti contemporanei curata da Simone Pallotta e ospitata all’Istituto Italiano di Cultura di New York dal 20 giugno al 20 agosto 2014.
La mostra collettiva presenta per la prima volta i nomi che hanno determinato la scena street in Italia durante gli ultimi dieci anni: Agostino Iacurci, Aris, BR1, Cyop&Kaf, Dem, Eron, Hitnes, Sten&Lex, Ufo5, 2501. Lo scopo è mostrare lo sviluppo di una nuova generazione di artisti italiani che hanno una forte presenza urbana ma dissimili modi di dipingere e sostanziali differenze nei contenuti.
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