1 - EBOLLIZIONE GLOBALE
Estratto dell'articolo di Nicolas Lozito per “la Stampa”
riscaldamento globale 1
[…] Temperature roventi, grandinate, incendi, tempeste. Per gli scienziati luglio sarà il mese più caldo di sempre. Non è ancora finito, ma è già pressoché sicuro, spiegano da Copernicus, l'ente europeo che monitora le condizioni del Pianeta, e dall'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo).
Un dato commentato con massima gravità dal segretario delle Nazioni unite, António Guterres: «Questa non è più l'epoca del surriscaldamento, siamo nell'era del global boiling, l'ebollizione globale». […] «Purtroppo è solo l'inizio», ha poi aggiunto Guterres. «È ancora possibile limitare il peggio, ma sono necessarie azioni per il clima drammatiche e immediate». […] L'eccessivo caldo aumenta l'intensità e la frequenza degli eventi meteo estremi: più calda è l'aria più velocemente l'acqua evapora e con più forza si sfoga con violenza senza precedenti.
riscaldamento globale
Lo scienziato che per primo ieri ha annunciato il record è Karsten Haustein, climatologo dell'Università di Lipsia. Secondo i suoi modelli di calcolo il mese di luglio 2023 sarà più caldo almeno di 0,2°C rispetto a luglio 2019, che aveva fatto registrate il precedente record.
riscaldamento globale
«Sulla base dei dati preliminari – ha spiegato Haustein –, le temperature previste fino alla fine del mese, è praticamente certo che luglio 2023 sarà il luglio più caldo con un ampio margine». Non solo sarà il più caldo di sempre da quando l'uomo registra in maniera strutturata e precisa le temperature, ma affidandoci a modelli che vanno ancora più indietro nel tempo potrebbe essere tra i più caldi degli ultimi millenni. «Potremmo dover tornare indietro di migliaia se non di decine di migliaia di anni per trovare condizioni simili di caldo sul nostro pianeta». Per Copernicus e Wmo la temperatura potrebbe addirittura essere più alta di 1,5°C rispetto all'era pre-industriale, (1800). Il dato ufficiale dell'ente è previsto per l'8 agosto.
riscaldamento globale
Gli scienziati indicano tre concause che spiegano il record: un caldo eccezionale e contingente che sta colpendo diverse aree del mondo (con tanto di incendi); il ritorno de El Niño, un fenomeno ciclico che si genera nel Pacifico e scalda il globo ogni 5-7 anni; e l'effetto moltiplicatore del cambiamento climatico causato dalle attività antropiche di combustione delle fonti fossili. […]
CAMBIAMENTO CLIMATICO
Negli scorsi giorni World Weather Attribution, ente che indaga il rapporto tra meteo e cambiamento climatico, ha spiegato come le ondate di calore di questo periodo sarebbero state pressoché impossibili senza il cambiamento climatico. Bisogna trarre delle conclusioni di fronte questi dati. Intanto: il clima non è impazzito, è ammalato. A causare la febbre c'è un virus, un virus che […] si chiama "fonti fossili": petrolio, gas e carbone. […]
cambiamenti climatici
Un conto che è fatto di numeri, ben precisi ormai, ma anche di tragedie, come vediamo in Italia proprio ora. Se non sappiamo unirci nemmeno difronte alle storie di morte, sofferenza, disperazione, diseguaglianza (perché il clima picchia in maniera sproporzionata i più fragili e poveri), allora davvero siamo spacciati. L'unica strada è trovare al più presto un percorso comune e mondiale per lasciare sottoterra i combustibili inquinanti. Schivare il problema, scaricare la colpa, alimentare il negazionismo è il più grave reato contro l'umanità del futuro.
cambiamenti climatici
Ora più che mai abbiamo bisogno di una leadership che affronti i problemi e ci guidi verso nuovi futuri più verdi. E qui arriviamo all'altra conclusione necessaria: oltre a mitigare le cause del cambiamento climatico, riducendo le emissioni, è necessario adattarsi, cambiare le nostre vite per un Pianeta più caldo e meno ospitale per la specie dominante dell'homo sapiens. […]
2 - L'APPELLO DEGLI SCIENZIATI: "NON PARLATE DI MALTEMPO È UNA CRISI PEGGIORE DEL COVID'
L’appello di Giorgio Parisi e altre 99 scienziati sul cambiamento climatico, pubblicato da “La Stampa”
ANDREA GIAMBRUNO NEGAZIONISTA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO - MEME BY SIRIO
Giornalisti, parlate delle cause della crisi climatica, e delle sue soluzioni. Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore. È nostra responsabilità, come cittadini italiani e membri della comunità scientifica, avvertire chiaramente di ogni minaccia alla salute pubblica. Ed è dovere dei giornalisti difendere il diritto all'informazione e diffondere notizie scientifiche verificate.
Il mese di giugno 2023 è stato, a livello globale, il più caldo da quando si registrano le temperature. Non sappiamo ancora quanti morti provocheranno le ondate di calore di questa estate, ma sappiamo quanti ne ha provocati il caldo intenso di quella scorsa: più di 60 mila nella sola Europa, 18 mila nel nostro Paese, il più colpito.
Ondate di calore, alluvioni siccità prolungate e incendi sono solo alcuni dei segnali dell'intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici nei nostri territori. Tuttavia, i media italiani parlano ancora troppo spesso di "maltempo" invece che di cambiamento climatico.
SCETTICISMO CAMBIAMENTO CLIMATICO
Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. E come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori senza parlare della loro causa, cioè del virusSARS-CoV-2, o della soluzione, i vaccini. Nel suo ultimo rapporto, il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC) è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dall'utilizzo di combustibili fossili.
EMISSIONI DI CARBONIO
Ed è altrettanto chiaro su quali siano le soluzioni prioritarie: la rapida eliminazione dell'uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili. E’ questa la strategia giusta per fermare l'aumento delle temperature, ed è tecnologicamente ed economicamente attuabile già oggi. A questo devono aggiungersi politiche di adattamento per proteggere persone e territori da quegli effetti del cambiamento climatico divenuti ormai irreparabili.
nubifragi al nord enormi pezzi di ghiaccio caduti
Non parlare delle cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro pianeta e non spiegare le soluzioni per una risposta efficace rischia di alimentare l'inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà, traducendosi in un aumento dei rischi per le nostre famiglie e le nostre comunità, specialmente quelle più svantaggiate.
milano maltempo
Per queste ragioni, invitiamo tutti i media italiani a spiegare chiaramente quali sono le cause della crisi climatica e le sue soluzioni, per dare a tutti e a tutte gli strumenti per comprendere profondamente i fenomeni in corso, sentirsi parte della soluzione e costruire una maggiore fiducia nel futuro. Siamo ancora in tempo per scegliere il nostro futuro climatico.
incendi a palermo 3
Siamo ancora in tempo per scegliere un futuro sostenibile che metta al primo posto la sicurezza, la salute e il benessere delle persone, come previsto dagli obiettivi europei di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 e di neutralità climatica al 2050 Possiamo farlo anche grazie a una corretta comunicazione e alla cooperazione tra noi tutti.