Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera”
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Non dite nemmeno per scherzo a Diego Pablo Simeone - 46 anni compiuti proprio ieri - che la miglior difesa è l'attacco. Roba da filosofi del pallone. Il Cholo si metterebbe a ridere e, in modo molto lapalissiano, vi direbbe che la miglior difesa è la difesa. Quella dell'Atletico Madrid.
Nessuna squadra europea basa così tanto la sua fortuna sulla fase difensiva. In 52 partite stagionali - Champions, Liga e Coppa del Re - l' Atletico è riuscito a mantenere la porta inviolata in 33 occasioni. Fort Calderon diventa inespugnabile in Champions League, soprattutto nelle partite a eliminazione diretta.
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Nelle ultime tre stagioni l'Atletico ha giocato 8 volte tra le mura amiche e solo una volta ha subito gol: nel 4-1 rifilato al Milan l'11 marzo 2014 negli ottavi di finale. Il record dell'ultimo gol segnato ai biancorossi è di Kakà. Poi sono arrivate: Atletico-Barcellona 1-0; Atletico-Chelsea 0-0; Atletico-Bayer Leverkusen 1-0; Atletico-Real Madrid 0-0; Atletico-Psv Eindhoven 0-0; Atletico-Barcellona 2-0; Atletico-Bayern Monaco 1-0.
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Il reparto difensivo è buono, non eccezionale: il portiere Oblak e poi la linea con Juanfran, Godin, Gimenez e Felipe Luis. Ma è tutta la squadra a difendere e, contro il Bayern, nella partita di mercoledì sera, sono stati eccezionali i due centrocampisti centrali - il capitano Gabi e Augusto Fernandez, arrivato a gennaio al posto dell' infortunato Tiago - a raddoppiare sempre sugli avversari che si inserivano.
Il calcio del Cholo non è difesa a oltranza. Nel primo tempo si è vista una pressione alta sui difensori tedeschi. Molto meno nella ripresa - il Bayern ha avuto il 73% totale di possesso palla -, quando l'Atletico si è coperto soprattutto nella sua metà campo, cercando solo il contropiede.
DIEGO COSTA
È quasi incredibile che - a fine aprile e con una stagione pesantissima sulle spalle, visto che l'Atletico è secondo ma a pari punti con il Barcellona in testa alla Liga - Simeone abbia fatto il primo e unico cambio al 40' della ripresa. La panchina non offriva moltissimo e Simeone non ama fare sostituzioni quando la squadra ha trovato equilibrio.
cristiano ronaldo arda turan
Il Cholo ha manifestato più volte la sua intenzione, in futuro, di allenare l'Inter. È un modo «simpatico» di ricordare i bei tempi passati - come fa spesso Ancelotti dicendo che un giorno si siederà sulla panchina della Roma - o ci sono reali possibilità? Simeone è legato da contratto fino a giugno 2020 e guadagna 6 milioni netti a stagione, più bonus.
All'Atletico è considerato un dio e, tra i tifosi, è molto più amato e considerato di qualsiasi giocatore. Negli anni del Cholo, l'Atletico ha venduto Radamel Falcao, Diego Costa, Arda Turan, Miranda e Mandzukic.
Radamel Falcao Diego Simeone Atletico Madrid jU lje tZ Ml
Però l'allenatore ha sempre trovato il modo di tenere alto il livello. L'ultimo giovane lanciato è Saul, sul quale c' è già l'ombra del Barcellona e di un eventuale assegno da far perdere la testa. Ecco perché Simeone è tanto desiderato.
Quando accettò l' incarico, nel dicembre 2011, l'Atletico era decimo in classifica e reduce dalla clamorosa eliminazione in Coppa del Re ad opera dell' Albacete. Da allora ha portato almeno un trofeo a stagione: Europa League, Coppa del Re, Liga, Supercoppa di Spagna. Più la finale di Champions 2014, a Lisbona, perduta ai supplementari contro il Real Madrid, dopo che l' Atletico era stato in vantaggio fino al 93'. Quanto? Ma 1-0, naturalmente.
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