Mattia Feltri per "la Stampa"
MANIFESTAZIONE A FAVORE DEL DDL ZAN
Sono una brutta persona, lo so, ma lo spettacolo tardo pomeridiano di destra contro sinistra - dopo la tumulazione del ddl Zan contro l'omofobia - mi pare lo spettacolo del trionfo globale, delle bandierine che sono state piantate dove dovevano essere piantate per segnalare a vista d'occhio la distanza dal maledetto avversario.
Sono una brutta persona e al primo sì, al secondo pure, ma al terzo, al quarto e al quinto che ha scritto della possibilità rimasta intatta di picchiare, aggredire o insultare gli omosessuali - e parlo di parlamentari, giornalisti e intellettualità varia - non mi posso trattenere. No, picchiare, aggredire e insultare è vietato, pure senza ddl Zan e indipendentemente dalle inclinazioni sessuali del picchiato o dell'aggredito.
MANIFESTAZIONE A FAVORE DEL DDL ZAN
Se il picchiato o l'aggredito è tale proprio a causa delle sue inclinazioni sessuali, la punizione è già adesso, pure senza ddl Zan, più severa (mai sentito parlare dei futili e abietti motivi?). Si voleva soltanto introdurre punizioni ancora più severe delle punizioni già più severe: potrà piacere, ma è tutto un altro discorso.
Però il punto è un altro: sono una brutta persona e proprio non capisco questa ambizione di vietare l'odio per legge (odiare non è un diritto, dicevano gli striscioni). Sarebbe come vietare per legge l'invidia o la viltà, cioè la natura umana. E infatti vorrei dire a chi ieri - anche lì, parlamentari, giornalisti e intellettualità varia - ha definito vigliacchi, miserabili, incivili, ignobili, orribili, retrogradi e vomitevoli gli avversari del ddl Zan, ecco, vorrei dirgli di tenerselo stretto il diritto all'odio.