Carlotta Scozzari per "la Stampa"
PAOLO SAVONA
Viviamo in un'epoca «di dittatura», che si manifesta persino nelle vicissitudini della Popolare di Sondrio. La vede così il presidente di Consob, Paolo Savona, che non è nuovo a interventi in grado di scatenare polemiche: dalla possibilità di vendere il debito di Stato ai russi al piano B per uscire dall'euro.
Chiamato dal Comitato per l'autonomia e l'indipendenza della Bps a dare un parere sulla situazione della banca guidata da Francesco Venosta e Mario Alberto Pedranzini, è intervenuto con un messaggio: il contenuto considerato privato, è finito sul sito del Comitato e ha creato malumore nell'Autorità.
BANCA POPOLARE SONDRIO 2
Il fatto è che, mentre la Popolare di Sondrio procede verso la trasformazione in società per azioni (spa) come da riforma del 2015 del governo Renzi, la Bce ha accolto con freddezza il progetto parallelo di introdurre il voto maggiorato, con l'obiettivo di rafforzare il peso degli attuali azionisti (tra cui Unipol al 9%) proprio in vista della nuova veste giuridica della società cooperativa.
VENOSTA PEDRANZINI POPOLARE DI SONDRIO
L'iniziativa del comitato, che propone una serie di soluzioni per mantenere l'autonomia e l'indipendenza della Bps tra cui il voto maggiorato, come scrive Savona, «è perfettamente legittima, ma temo che sarà il sasso nello stagno perché è la manifestazione del fatto, contro cui ci battiamo da decenni, che l'essere umano e le sue istituzioni intermedie (Tocqueville) sono sempre più preda degli organi collettivi della democrazia con conseguenze sui sistemi di libertà.
Quando la qualità che tu invochi - aggiunge il presidente di Consob rivolgendosi a Marco Vitale, promotore dell'iniziativa - si disgiunge dalla quantità (il voto), la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. Non credo di doverti spiegare il concetto».
MARIO DRAGHI PAOLO SAVONA
In un momento in cui spesso i "no vax" e/o "no Green pass" gridano alla dittatura sanitaria, le parole di Savona stanno facendo rumore, anche in Consob. E poco importa se sono rimaste solo per un breve periodo di tempo sul sito del comitato, dove oggi, accanto ai pareri dell'economista Marco Onado e dell'ex rettore della Bocconi Roberto Ruozi, si legge un altro messaggio all'apparenza pubblicato per errore: «Caro Zane (Stefano, partner legale di Vitale ndr), il commento del Presidente Savona era strettamente personale e quindi va tolto dal nostro sito e non deve essere oggetto di altre pubblicazioni. Marco Vitale».
PAOLO SAVONA CARLO AZEGLIO CIAMPI
Non a caso, da Consob sottolineano che la lettera del presidente era privata. Non è la prima volta che Savona evoca la dittatura in un intervento. Lo aveva già fatto nel febbraio del 2019, subito dopo essere stato designato alla presidenza di Consob, tra le polemiche di una parte del Pd che puntava il dito contro il suo ruolo in Euklid ltd, società con base a Londra cui fanno capo alcuni fondi di investimento lussemburghesi.
Paolo Savona
«Non è che ora arriva il dittatore che cambia tutto, non è nel mio carattere» aveva assicurato in audizione al Senato l'allora ministro per gli Affari europei, carica che gli era stata affidata nel primo governo Conte dopo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva respinto la proposta di nominarlo all'Economia per le sue posizioni euroscettiche.
GIUSEPPE CONTE PAOLO SAVONA
Tra le principali battaglie combattute da Savona una volta salito ai vertici di Consob, c'è quella recente, vinta, sull'allineamento degli stipendi a quelli di Bankitalia. Ora, con l'affermazione sulla dittatura, l'ex ministro, 85 anni appena compiuti, torna a far parlare di sé.
BANCA POPOLARE DI SONDRIO banca popolare di sondrio banca popolare di sondrio 1
paolo savona Paolo Savona