Flavia Amabile per ''La Stampa''
Le più piccole frequentano la quinta elementare. Sono arrivate accompagnate dalle mamme e dai papà ma li salutano con un rapido gesto della mano. «Ci vediamo dopo, vi mandiamo un messaggio quando finisce».
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E' un sabato pomeriggio di caldo e sole in un centro commerciale di Roma. I genitori si allontanano, tutto sommato piuttosto contenti all' idea di avere tre ore libere. Le figlie corrono urlando verso il grande palco dove si esibiranno i loro idoli, i Muser, ragazze e ragazzi poco più grandi di loro che in un giorno di noia hanno scaricato un' app e dopo pochi mesi si sono ritrovati a gestire centinaia di migliaia di followers.
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Si chiama Musical.ly, è uno degli ultimi nati fra i social network, un mondo a parte dove i grandi non esistono e, se anche ci capitassero, non ne capirebbero i tempi, il linguaggio, le battute. E' un mondo di ragazze e ragazzi, in gran parte tra gli 10 e i 16 anni, dove contano la passione per la danza, la musica, la recitazione, i video, la fantasia e soprattutto la voglia di esibirsi e di mettersi in gioco con la propria faccia ogni giorno.
Sono i fratelli e le sorelle più piccoli degli youtubers, hanno mandato in pensione anche i computer. A loro basta un telefonino per prendere note, parole, immagini, frullare tutto e creare un video totalmente nuovo, rapidissimo, semplice, diretto.
Sono tantissimi, un fenomeno anche tra i social da sempre abituati a crescite fulminee. Soltanto da gennaio gli utenti italiani sono raddoppiati passando da 2 a 4 milioni. In tutto il mondo gli utenti sono oltre 200 milioni che ogni giorno caricano sull' app 15 milioni di video.
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Con queste cifre nessuno si è meravigliato che in un sabato pomeriggio di sole e caldo più di un migliaio di ragazzi si sia riversato su un centro commerciale di Roma per assistere alla prima sfida al mondo tra divi di Musical.ly.
Sembra incredibile ma, dopo tre anni di ascesa di quest' app nel mondo, nessuno ancora ci aveva pensato. L' idea è venuta a Roberto Castelli della società Making Studios: «Sull' app già si organizzavano sfide spontanee. Ho pensato che avrebbe funzionato portarle nel mondo reale. Ho contattato direttamente Musical.ly. In quattro mesi abbiamo realizzato un progetto e alla fine abbiamo creato un format che non c' era. Una volta tanto l' Italia non è il fanalino di coda ma parte tutto da qui».
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E' nato così «The Muser Battle», una sfida tra dodici Muser, il meno famoso dei quali ha almeno centomila followers. Sono stati scelti tra migliaia di utenti che hanno caricato i propri video sull' app con l' hashtag #themuserbattleroma.
Obiettivo, trovare il primo campione italiano di video in lip-sync per originalità, tecnica, stile e simpatia. In giuria nomi super-noti tra chi frequenta il mondo degli youtubers e dintorni, da Chiara Di Quarto a Lilly Meraviglia, Adriana Spink e Roman Froz, numero uno della breakdance italiana. L' ultima parola in fatto di giudizio spetta però al pubblico che decide per acclamazione, creando un effetto Colosseo al tempo dei gladiatori.
marco cellucci muser su musical ly
La gara inizia alle quattro e mezza e va avanti per due ore. I dodici sfidanti mandano sullo schermo i video che li hanno portati al successo. Il pubblico applaude, fotografa, pubblica video in diretta, urla, protesta quando vede eliminato il suo Muser preferito. Alla fine i campioni italiani sono due. Matteo Sbandi, 15 anni, vince nella categoria Silver (meno popolari).
marco cellucci muser su musical ly
Il campione nella categoria Gold invece è Marco Cellucci, 15 anni, primo anno del liceo linguistico, quasi mezzo milione di followers. «Come ci sono riuscito? Non lo so. So che di quest' app mi piace la possibilità di dare sfogo all' originalità». Oppure, come aggiunge, Sofia Dalle Rive, 15 anni e 200 mila followers: «Alla fine mettendoci impegno si riesce a fare tutto. Anche essere tra i più seguiti senza saper ballare in un' applicazione in cui la danza è il fulcro. Come è capitato a me».
