1 - SCANDALO A SANTA MARINELLA, SUL LITORALE ROMANO. I VIDEO HARD DEL SINDACO CONSEGNATI AL SUO RIVALE “ORA INTERVENGA NORDIO”
Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”
PIETRO TIDEI E ROBERTO ANGELETTI
Uno si vuole rivolgere al ministro della Giustizia, l’altro alla procura di Perugia. Chi abbia ragione ancora non è chiaro. Ma uno scandalo è esploso in una cittadina del litorale laziale, Santa Marinella. Dove va in scena una guerra tra il sindaco dem e il più votato dei consiglieri di centrodestra. Il primo cittadino, il 77enne Pietro Tidei, accusa il rivale Roberto Angeletti di voler tentare un golpe per farlo dimettere. L’altro ribatte rinfacciando al sindaco di usare il Comune come una garçonnière. La vicenda in realtà è intricata.
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Un fatto però è certo. Le microcamere piazzate dalla procura di Civitavecchia nel municipio di Santa Marinella filmano Tidei in due incontri intimi con altrettante signore tra la fine del 2021 e il 2022. I video hot finiscono, forse per errore — non è ancora chiaro — agli atti di un’inchiesta per corruzione nata dalla denuncia del sindaco stesso contro un ristoratore, che sarebbe stato favorito da alcuni consiglieri comunali suoi rivali.
Tidei, ex deputato dem, […] va su tutte le furie: «Mia moglie è arrabbiatissima, è l’unica che può recriminare qualcosa nei miei confronti. Comunque non ricordo di aver avuto incontri con due signore ma solo con una, cui questa vicenda sta rovinando la vita visto che è impegnata. Scriverò a Nordio affinché vengano fatte delle verifiche, io sono finito nel fango per aver denunciato il malaffare. Non posso accettarlo».
ROBERTO ANGELETTI
Ma facciamo un passo indietro. L’inchiesta di Civitavecchia nasce su input di Tidei. Il primo cittadino […] punta il dito contro Fabio Quartieri, titolare dell’Isola del Pescatore, ristorante tra i più blasonati della costa […] Secondo Tidei, Quartieri starebbe tramando con un paio di consiglieri, tra cui Roberto Angeletti, suo arcinemico, esperto d’informatica e consulente di diverse procure per l’installazione di cimici. Il loro obiettivo sarebbe disarcionarlo dalla guida del Comune sfiduciandolo. Il motivo? Sempre Tidei ritiene di essere l’unico a dire no alle continue richieste del ristoratore per ampliare il suo locale. Parte l’indagine, i carabinieri piazzano le microcamere in municipio.
L’obiettivo è semplice: ascoltare i consiglieri che ammettono tra loro di aiutare il titolare dell’Isola del Pescatore in questa sorta di golpe. Succede invece che in due occasioni, a Comune chiuso, dopo l’orario di lavoro, le videocamere riprendano il primo cittadino, in un’area a disposizione del consiglio comunale, mentre intrattiene rapporti sessuali.
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[…] La procura di Civitavecchia non trova nulla sull’ipotetico tentativo di deporre il sindaco, ma scopre presunti episodi corruttivi tra due consiglieri comunali (uno è proprio Angeletti), e il ristoratore. In sintesi quest’ultimo, secondo i pm, offriva cene per essere informato su quanto accadeva in consiglio comunale sulle pratiche relative alla sua attività. La procura chiede l’arresto di Quartieri e Angeletti. E qui accade un primo fatto singolare: il gip nega l’autorizzazione, boccia l’inchiesta per «mancanza di accordi corruttivi» e scrive al pm, nell’ordinanza […]: «Non si comprende perché Tidei non sia stato indagato, considerato che gli unici atti del Comune in favore del Quartieri sono stati emessi proprio dal sindaco».
I pm vanno avanti per la loro strada, Tidei rimane fuori dall’indagine mentre per Quartieri e Angeletti, ad aprile, i magistrati chiudono le indagini per corruzione. È in questa fase che Angeletti con il suo avvocato ritira il fascicolo completo con le accuse che lo riguardano per potersi difendere in previsione del processo. Qualcuno, si presume per errore, infila negli atti i due famosi video ripresi dalle microcamere che immortalano Tidei con le due donne.
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I filmati nulla hanno a che vedere con l’inchiesta, ma finiscono comunque in mano al rivale del sindaco. A Santa Marinella inizia a circolare la voce degli incontri galanti del primo cittadino all’interno del municipio. La voce, alla fine, arriva anche a Tidei, che non ha dubbi su chi ne sia responsabile: Angeletti. Mercoledì i carabinieri, dopo una nuova denuncia del sindaco, perquisiscono il consigliere, accusandolo di revenge porn per aver fatto circolare i filmati piccanti. […]
2 - «IL PM DOVEVA BLOCCARE I MIEI VIDEO INTIMI ORA SCRIVERÒ A NORDIO»
Estratto dell’articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
«Ma le sembra normale che la persona che io ho denunciato e che è indagata ha ottenuto dalla Procura quel video mentre il sottoscritto non può vederlo? Andrò fino in fondo, scriverò al ministro della Giustizia, Carlo Nordio». Pietro Tidei, sindaco di Santa Marinella, provincia di Roma […] 77 anni, storico esponente del Partito comunista nel litorale […] nel 2018 diventa sindaco di Santa Marinella e ottiene la conferma […] nel maggio scorso. […]
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[…] Appare grave che un filmato sulla sua vita privata sia stato fornito a una persona indagata.
«Bravo. Esattamente. Qui addirittura si va verso la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione. Come sia stato possibile che quei video, che riguardano la mia sfera privata, siano stati forniti a chi è indagato bisognerebbe chiederlo al magistrato. Noi arriveremo fino al Ministero di Grazia e Giustizia, non può finire così questa storia. Potrebbe succedere a qualsiasi cittadino».
Lei non è indagato?
«Io non sono indagato, non lo sono mai stato in 50 anni. Io ho presentato una denuncia per corruzione».
Perché c'erano le telecamere nascoste?
«Gli investigatori le avevano messe nella stanza attigua a quella del sindaco perché lì si riunivano spesso i consiglieri, anche quelli indagati. Avrebbero dovuto riprendere eventuali eventi legati all'ipotesi di corruzione».
E lei però è stato ripreso per le sue attività private, rapporti con due donne.
«Sia chiaro, fuori dall'orario di lavoro e con il Comune chiuso».
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E perché quei video sono stati forniti a uno degli indagati?
«Ripeto, chiediamolo al pm. Penso sia un problema di disattenzione, non ha valutato ciò che era afferente o non afferente all'inchiesta. Il legale ha chiesto il materiale e la procura ha dato tutto, non solo ciò che era collegato all'inchiesta. Gravissimo. Chiederò il risarcimento danni a tutti, a partire da chi ha usato in modo improprio questi filmati».
Ma sono stati diffusi? Sono stati fatti girare?
«Sembrerebbe. Tanto è vero che poi sono stati sequestrati. Se li hanno sequestrati è perché pensavano che girassero».
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Volevano ricattarla? Qualcuno è venuto a dirle che aveva in mano queste immagini compromettenti?
«C'erano voci, si diceva ci sono cose che girano, lascia perdere, dimettiti, ci vanno di mezzo persone innocenti...Tutte queste cazzate qui».
Un problema.
«Sarebbero stati resi pubblici, sarebbero state coinvolte altre persone. Ma io ho presentato denuncia».
Però lo ammetta: lei è stato ingenuo e inopportuno nell'usare gli uffici pubblici per dei rapporti di quel tipo. Se lo sarà detto: "dovevo evitare".
«Sì, sì. Sicuramente».
[…] «[…] hanno cercato conniventi per firmare lo scioglimento del consiglio e mandare a casa il sindaco. Io ho denunciato tutto, fatti, misfatti e personaggi, mi sono preso le mie responsabilità. Che circolasse quel video l'ho saputo prima dal gossip, poi dalla stampa. Si sono inventate cose assurde, che fossero rapporti a tre».
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Sono due rapporti distinti invece.
«[…] Questa vicenda è assurda. Riguarda anche un consigliere comunale che […] è una persona che mette di mestiere microspie per la procura, era un consulente. Ed è stato il suo avvocato a chiedere di accedere al materiale. Domanda: sapeva cosa trovare? Pensi che io sono vittima di un reato, ma non posso accedere agli atti come invece possono fare gli indagati».
Questa storia l'ha messa in difficoltà in famiglia?
«Sono sposato, ho quattro figli, cinque nipoti. Difficoltà? Secondo lei? Ma le sembra giusto? Tutto assurdo. Pensi che hanno tirato fuori anche Renzi». […]