IL “VAFFA” DEGLI AYATOLLAH A TRUMP - IL PRESIDENTE IRANIANO MASOUD PEZESHKIAN HA RIFIUTATO NEGOZIATI DIRETTI CON GLI STATI UNITI RIGUARDO AL SUO PROGRAMMA NUCLEARE, IN RISPOSTA A UNA LETTERA INVIATA DAL PRESIDENTE DONALD TRUMP - PEZESHKIAN HA COMUNICATO CHE, SEBBENE L’IRAN NON SIA DISPOSTO A IMPEGNARSI IN COLLOQUI DIRETTI, RIMANE APERTA LA POSSIBILITÀ DI NEGOZIATI INDIRETTI ATTRAVERSO L’INTERMEDIAZIONE DELL’OMAN - TRUMP HA MINACCIATO L’USO DELLA FORZA MILITARE SE L’IRAN NON ACCETTA UN NUOVO ACCORDO NUCLEARE...

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mahmoud pezeshkian foto lapresse

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha annunciato che la Repubblica Islamica ha rifiutato negoziati diretti con gli Stati Uniti riguardo al suo programma nucleare, in risposta a una lettera inviata dal presidente Donald Trump. Pezeshkian ha comunicato che, sebbene l’Iran non sia disposto a impegnarsi in colloqui diretti, rimane aperta la possibilità di negoziati indiretti attraverso l’intermediazione dell’Oman. Tuttavia, tali colloqui non hanno finora prodotto progressi significativi, soprattutto dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo nucleare del 2015 nel 2018. 

donald trump

La regione ha assistito a un’escalation di tensioni, inclusi attacchi in mare e sulla terraferma, nonché il recente conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. L’amministrazione Trump ha minacciato l’uso della forza militare se l’Iran non accetta un nuovo accordo nucleare.

Nonostante alcuni segnali pubblici contrastanti da parte dell’Iran, come una retorica meno ostile verso gli Stati Uniti, Teheran mantiene una posizione ferma, specialmente dopo l’ordine di Trump di uccidere il generale Qassem Soleimani nel 2020. La guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha inoltre espresso opposizione a impegnarsi direttamente con gli Stati Uniti, sottolineando problemi di fiducia. Con l’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran vicino ai livelli per armamenti, la possibilità di un conflitto rimane elevata. 

donald trump offre la pace all'iran

In sintesi, l’Iran ha respinto la proposta di negoziati diretti avanzata dal presidente Trump, mantenendo aperta la possibilità di colloqui indiretti, ma senza progressi concreti fino ad ora.