• Dagospia

    CIAK! ARGENTO VIVO: "OGGI È L' ITALIA A METTERE PAURA. C'È UNA CATTIVERIA INCREDIBILE. FORSE ANCHE DATA DALLA POLITICA CONFUSIONARIA”- 50 ANNI DI CARRIERA, STASERA IL REGISTA RICEVE UN 'DAVID DI DONATELLO' SPECIALE (“NON ‘ALLA CARRIERA’, NON SONO IN PENSIONE”) - E POI SORDI, CELENTANO ("DA GIOVANE ERA STUPENDO"), TONY MUSANTE ("MI VOLEVA PICCHIARE") E LA FIGLIA ASIA: “IL SUO CARATTERE LE HA PORTATO TANTE DISGRAZIE. MA IN QUESTO PERIODO DIFFICILE CI SIAMO VOLUTI PIÙ BENE” - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

     

    Arianna Finos per “la Repubblica”

     

    Il maestro dell'orrore vive in una casa romana, luminosa, i muri bianchi e il profumo delle piante che sale dal cortile. «Mi sono trasferito tre anni fa. Avevo una casa a tre piani, poi le mie figlie sono cresciute e se ne sono andate, mia madre non ha voluto lasciare il suo appartamento e così eccomi qui».

    dario argento dario argento

     

    Indica una scrivania «da regista», zeppa di appunti e ritagli, vicino a un televisore enorme. A terra e sugli scaffali premi, statue etniche, vasi antichi, oggetti frutto di una carriera di viaggiatore. Ai tanti premi oggi s' aggiunge il primo David di Donatello del regista, 79 anni e 19 film.

     

    Suo padre la definiva un "seguace di sogni". Tra i suoi sogni c'era anche il David?

    «Da quando ho iniziato ho fatto tanti film, ne ho prodotti. Non sono mai neanche stato nominato. Uno sgarbo grave. A un certo punto non mi interessava più. Ora che il mondo si è aperto a nuove idee sono contento di riceverlo. Mi piace che sia "speciale" e non "alla carriera", non sono in pensione».

     

    asia e dario argento asia e dario argento

    Ci sarà Tim Burton, che la cita tra i maestri con Bava e Fellini.

    «Con Tim siamo amici. Dopo Mani di Forbice venne a Roma per conoscermi e a Los Angeles vado da lui. Ama i miei film, la mia musica».

     

    Lei è stato un cineasta speciale nel panorama italiano.

    «Dal primo film si è palesata la mia specialità, anche senza volerlo. L'uccello dalle piume di cristallo ha scosso il cinema, soprattutto all' estero. In Italia fu molto imitato: cinquanta gialli con i nomi di animali nel titolo».

    dario e asia argento dario e asia argento

     

    Il suo cinema era considerato disimpegnato?

    «Politicamente ero impegnato, ma per me il cinema era il sogno, non la realtà. Ero distaccato dal mondo del cosiddetto impegno, in molti seguivano solo un' onda che portava successo e premi. Ero affascinato dal cinema americano e francese. In Francia ho vissuto gli anni più formativi, avventure e giovani amori. Lì ho scoperto la mia vocazione».

     

    Il suo cinema è una autobiografia horror.

    «Ho raccontato me stesso. Poi mi sono concentrato su mia figlia Asia. Il suo carattere ribelle e forte che le ha portato tante disgrazie in seguito, non solo nel cinema, povera figlia. Ma in questo periodo difficile ci siamo voluti più bene».

     

    Avete fatto cinque film.

    «L'ho vista crescere: l' ho sempre portata con me sul set, era ragazzina e già organizzava. A 13 anni il primo film, poi gli altri. L' ho vista diventare donna, è stato bellissimo. A cena le dicevo: prova da sola, voglio il tuo carattere, nei miei film».

     

    Tra i progetti una serie di otto episodi pieni di omicidi.

    «Non ne posso parlare».

     

    Ma le mani a uccidere saranno le sue come in tutti gli horror.

    «Ci può scommettere».

     

    dario argento marco lodoli dario argento marco lodoli

    Mani a parte, lei ha fatto l'attore. La prima volta con Sordi.

    «Andai a intervistarlo, mi guardava, "fai il chierichetto per me?". È stato un onore. Ho imparato anche con Fellini, mia sorella era segretaria sul set di Giulietta degli spiriti ».

     

    Ha girato un film divertente. "Le cinque giornate di Milano" con Celentano.

    «Da giovane era stupendo. Ogni tanto nelle pause prendeva la chitarra e cantava, si riuniva una folla enorme».

     

    Non ha invece amato Tony Musante.

    «E pensare che lo avevo voluto tanto. Alla prima inquadratura di L' uccello dalle piume di cristallo inizia a muoversi scomposto. Gli chiedo più grazia, mi dice che viene dall' Actors studio. Litighiamo per tutto il set. Prima di partire scopre dove abito e mi viene a bussare per picchiarmi. Prima calmo, "Dario, sono Tony, apri". Poi inizia a urlare, tirare pugni e calci. Non ho aperto».

     

    Lei ama le attrici.

    dario argento cover dario argento cover

    «Sì. I pomeriggi di bambino con dive che posavano per mia madre fotografa, loro si spogliavano e mi turbavano. Ma ho imparato a filmarle. La strega è molto più affascinante di Biancaneve e a quella favola, quei colori, mi sono ispirato per Suspiria ».

     

    La musica nei suoi film ha fatto scuola.

    «Ennio Morricone mi ha regalato brani improvvisati, composti con il suo gruppo mentre guardava la scena. Straordinario. Profondo rosso dei Goblin fu in classifica per un anno. Keith Emerson era un tastierista geniale, a Londra aveva un teatro, entrava in moto».

     

    Cosa le faceva paura da bambino?

    «Ero il maggiore, andavo a letto per ultimo e dovevo attraversare un corridoio lungo e semibuio. I corridoi hanno uno spirito, sa? Nei miei film procurano sempre un' emozione nello spettatore».

     

    Come il suo amico Del Toro lei però cerca i posti maledetti.

    «A Guillermo l' ho insegnato io, ho sempre scritto in alberghi tremendi. Ricordo la pensione Helen, macabra, perfetta. La creatività nasce dall' ansia».

    dario argento dario argento

     

    Cosa le fa paura oggi?

    «Ho paura che il vaso di Pandora da cui estraggo emozioni si rompa e queste orribili visioni mi invadano, facendomi diventare pazzo. Ma ho avuto un dono, madre natura mi ha permesso di parlare con la mia metà oscura. E la racconto nei film».

     

    La società oggi è più impaurita o incattivita?

    asia e dario argento asia e dario argento

    «È incattivita. Mi fa paura. C'è una furia che pervade la nostra società - i ragazzi che danno fuoco ai clochard - una cattiveria incredibile. Forse anche data dalla politica confusa e confusionaria, senza frutto, che ci porterà chissà dove. Non credo nel meglio, ma nel peggio potrà succedere di tutto».

     

    A chi dedica il David?

    dario argento dario argento

    «A me stesso. Dopo tanti anni di cinema, me lo merito».

    DARIO E ASIA ARGENTO DARIO E ASIA ARGENTO GABRIELE LAVIA IN INFERNO DI DARIO ARGENTO GABRIELE LAVIA IN INFERNO DI DARIO ARGENTO DARIO E FIORELLA ARGENTO DARIO E FIORELLA ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO dario argento (2) dario argento (2) dario argento dario argento VERONICA LARIO IN TENEBRE DI DARIO ARGENTO VERONICA LARIO IN TENEBRE DI DARIO ARGENTO dario argento e william friedkin dario argento e william friedkin DARIO ARGENTO PROFONDO ROSSO DARIO ARGENTO PROFONDO ROSSO william friedkin dario argento william friedkin dario argento asia argento dario argento asia argento dario argento carlo vanzina e dario argento carlo vanzina e dario argento dario argento dario argento simon and the stars dario argento simon and the stars dario argento DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO DARIO ARGENTO dario argento giovanni malago dario argento giovanni malago dario argento dario argento

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport