Francesco Bonazzi per “la Verità”
LUIGI MARRONI
La poltrona di amministratore delegato della Consip, la potente centrale acquisti della Pubblica amministrazione, scade nella primavera del prossimo anno, ma Lega e M5s hanno acceso il classico faro sulla gestione di Cristiano Cannarsa, l'ingegnere della Sogei scelto a giugno del 2017 dopo lo scandalo Alfredo Romeo.
Nella Finanziaria 2019 si prevede di recuperare fino a due miliardi di euro ampliando l'obbligo di ricorrere a gare Consip, ma solo gli addetti ai lavori hanno notato che a Consip stessa il governo ha imposto di non ricorrere più ad avvocati esterni, visto che ha già una cinquantina di persone che lavorano all'ufficio legale.
cristiano cannarsa
Del resto la Corte dei conti sta verificando la liceità di alcuni incarichi milionari dell'era di Luigi Marroni, che erano stati affidati a un ristretto numero di avvocati, tra i quali il renziano Alberto Bianchi e un buon amico di Angelino Alfano e Giovanni Malagò come il professor Angelo Clarizia. I magistrati contabili, come ha raccontato venerdì scorso Il Fatto Quotidiano, hanno messo nel mirino per questo anche la gestione Cannarsa.
Vedremo come andrà finire la storia, ma intanto il governo attuale ha detto come la pensa con quel piccolo comma anti consulenze esterne. Una linea dura che potrebbe essere estesa anche ad altre partecipate dello Stato con organici imponenti, ma che i partiti di solito poi non adottano davvero perché soddisfare le clientele di alto livello piace un po' a tutti, quando si arriva in certe posizioni. E poi perché, oggettivamente, a volte anche gli uffici interni sono inzeppati di gente che arriva dalla politica e non ha un curriculum adeguato. Poi ci si lamenta dei cervelli in fuga.
FUGA DEI CERVELLI, ANZI NO
roberto battiston
E a proposito di cervelli in fuga, sventato per un soffio l'espatrio del mitico marito della nipote di Romano Prodi, quel Roberto Battiston che la Lega ha fatto fuori dalla presidenza dell' Agenzia spaziale italiana dopo averne rilevato, come raccontato in tempi non sospetti dalla Verità, l'inelegante rinnovo in articulo mortis da parte di Valeria Fedeli. Siccome in Italia la libertà della ricerca scientifica è in serio pericolo e lo spoils system è una pratica moderna e democratica solo se la praticano gli amici degli amici, a Battiston è stato rapidamente trovato uno strapuntino laico, democratico e antifascista.
ROMANO PRODI
L'ex presidente dell' Asi è atterrato come consigliere nel board della trentina Fondazione Bruno Kessler, roccaforte prodian-ulivista che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica ed è intitolata all' ex presidente della Provincia autonoma di Trento. Il presidente della fondazione è l' ex ministro montiano Francesco Profumo, di area Pd, mentre la vicepresidente è l' industriale Ilaria Vescovi, subentrata a un altro prodiano doc come il banchiere Massimo Tononi, ex Goldman Sachs e da luglio alla presidenza di Cdp su indicazione delle fondazioni di origine bancaria. Anche Battiston spera ovviamente di ripartire da Trento come un razzo.