Adelaide Pierucci per ''Il Messaggero''
lotito
Seduto davanti a un pc chissà dove ha messo alla berlina due club calcistici internazionali mettendosi in tasca due milioni di euro. Ci sono voluti più di due anni per dare un volto all' hacker che, nell' agosto 2016, spacciandosi per un top manager del Feyernoord ha rubato l' ultima tranche versata dalla Lazio per l' acquisto del fuoriclasse Stefan de Vrij (ora passato all' Inter) al club olandese.
hacker
L' indagato per cui la procura di Roma ha completato le indagini è un cittadino francese, vive in Svizzera, ed è un genio informatico. Spiando nella rete è riuscito a inserirsi nel flusso delle comunicazioni delle due squadre, e dopo essersi sostituito (fittiziamente) a un dirigente della squadra olandese è riuscito a dirottare su un conto da lui aperto gli agognati due milioni che il club biancoceleste doveva versare per de Vrij. Un malloppo poi fatto velocemente sparire. Tant' è che quando il Feyernoord aveva battuto cassa alla Lazio, Claudio Lotito era rimasto sbigottito ed aveva fatto notare di avere pagato e, con puntualità, all' indirizzo bancario indicato.
DE VRIJ
LA TRAPPOLA L' hacker, che rischia ora di finire a processo per frode informatica, truffa e sostituzione di persona, era stato particolarmente attento a tessere la trappola. Il nuovo conto corrente bancario indicato per il versamento era stato aperto nella stessa banca olandese dove la Lazio aveva proceduto a versare le tre tranche precedenti. Un caso ancora aperto. Il Feyernoord reclama i soldi e la Lazio sostiene di averli già versati. Mentre i magistrati di piazzale Clodio, in particolare il pm Edmondo De Gregorio e l' aggiunto Angelantonio Racanelli, erano impegnati a stanare il colpevole, le due squadre hanno avviato un procedimento civilistico a Nyon, un piccolo borgo svizzero vicino a Losanna (competente nelle vertenze tra club Uefa) per verificare quale sia la squadra in difetto. L' avvocato che cura gli interessi della Lazio Gian Michele Gentile non ha dubbi: «La Lazio ha pagato, sono gli altri a non aver ricevuto», ha dichiarato il legale, «siccome il cambio del conto corrente è avvenuto all' interno del club noi riteniamo che ci sia stata una complicità interna o non interna. Comunque una responsabilità della squadra».
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HACKER
La frode era stata denunciata da Claudio Lotito in persona a piazzale Clodio. Un giallo cibernetico. Siamo nell' agosto 2016 e la società di Lotito deve versare al club olandese l' ultima rata relativa all' acquisto del forte difensore centrale olandese, 2 milioni di euro tondi. Si usa la stessa procedura dei pagamenti precedenti: un bonifico internazionale alla solita banca olandese. All' apparenza tutto chiaro, semplice, e in regola. Ma solo in teoria. Perché i soldi vengono regolarmente spediti, ma mai ricevuti. Chi ha finto di doverli ricevere, scrivendo via web con la stessa carta intestata e nei primi passaggi con la stessa mail di un dirigente della squadra olandese, indica un nuovo conto, anche se nella stessa banca. Così i due milioni svaniscono nel buio. O meglio, in tasca all' hacker.
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