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    LA CASSAZIONE CONFERMA LA PRESCRIZIONE PER BERLUSCONI NEL PROCESSO PER LA COMPRAVENDITA DI SENATORI - IL CAV ERA ACCUSATO DI CORRUZIONE NEI CONFRONTI DELL'EX SENATORE SERGIO DE GREGORIO CHE HA PATTEGGIATO LA PENA, AMMETTENDO DI AVER RICEVUTO 3 MILIONI DI EURO IN CAMBIO DEL VOTO CHE TOLSE LA FIDUCIA A GOVERNO PRODI - E ORA SI APRE LA PARTITA SUL RISARCIMENTO CHE POTREBBE CHIEDERE PALAZZO MADAMA…


     
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    Sara Menafra per “il Messaggero”

     

    SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize

    Nella pratica, dove per pratica si intende l'effettiva possibilità di candidarsi in parlamento, per Silvio Berlusconi non cambia assolutamente nulla. Le conseguenze potranno esserci invece in ambito economico, con richieste di risarcimento da parte del Senato e della Corte dei conti, e di impatto politico.

     

    Ieri, la Cassazione ha deciso di respingere l'istanza dei suoi avvocati che chiedevano l'assoluzione e chiudere per prescrizione il processo per la cosiddetta compravendita dei senatori. L'ex premier era accusato di corruzione nei confronti, in particolare, dell' ex senatore Sergio De Gregorio, che nel periodo tra il 2006 e il 2008 è passato dall' Italia dei Valori a Forza Italia, determinando, assieme ad altri quattro senatori, la caduta del governo guidato da Romano Prodi.

     

    LA VICENDA

    SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO

    De Gregorio ha da tempo patteggiato la pena, ammettendo di aver ricevuto 3 milioni di euro in cambio di quel voto che tolse la fiducia al centrosinistra portando il parlamento alla crisi e quindi a nuove elezioni, vinte dal centrodestra. Imputati, nel processo istruito dal pm Henry John Woodcock, erano rimasti Valter Lavitola (ex direttore dell'Avanti e per un certo periodo uomo di stretta fiducia dell'ex premier) e lo stesso Berlusconi, in primo grado condannati a 3 anni ciascuno, con la sospensione dai pubblici uffici per cinque anni.

     

    lavitola berlusconi martinelli lavitola berlusconi martinelli

    In appello, il 20 aprile 2017, il tribunale di Napoli ha dichiarato la prescrizione, ma gli avvocati di Berlusconi hanno scelto di andare avanti in ogni caso e chiedere alla Cassazione di assolverlo con formula piena: «L' attività parlamentare - ha sottolineato l' avvocato della difesa Franco Coppi, nel corso dell' arringa di ieri - è insindacabile e nessuna indagine può stabilire se un voto è frutto, o meno, di dazioni di denaro. Il voto è coperto dall' immunità parlamentare».

     

    Non la pensa così il pg Luigi Orsi che, nel corso della discussione, ha sottolineato che l'inchiesta avrebbe dovuto valutare anche il finanziamento illecito e che il reato più adatto alla vicenda è «corruzione impropria», sebbene i fatti siano ormai cancellati dalla prescrizione. Sugli ultimi due punti, il Palazzaccio gli ha dato ragione.

    2 berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola 2 berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola

     

    RISARCIRE IL SENATO

    A palazzo Madama, potrebbe ora aprirsi una spigolosa discussione sulla possibilità di chiedere proprio a Berlusconi, oltre che a De Gregorio, il risarcimento della cifra ricevuta dal senatore, tanto più che il ramo del parlamento era parte civile nel processo. Difficile che la decisione sia presa dalla sola presidente Elisabetta Casellati, dirigente storica di Forza Italia, non è chiaro se i gruppi parlamentari spingeranno in questo senso.

    BERLUSCONI E MARIA ELISABETTA CASELLATI BERLUSCONI E MARIA ELISABETTA CASELLATI

     

    Stefano Patuanelli, capogruppo dei Cinque stelle, spiega che la decisione sarà «valutata» nelle prossime ore, ma che nulla è scontato. Se non fossero loro a prendere l' iniziativa, però, difficilmente il problema sarà posto da altri gruppi con una presenza consistente in parlamento. Anche la corte dei conti ha già avviato l' iter per il danno erariale.

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