Gianluca Paolucci per “La Stampa”
Paolo Savona
Chissà se ha vinto la vecchia Consob o il suo presidente Paolo Savona, secondo gli schieramenti esplicitati dallo stesso Savona. Sta di fatto che l'autorità di controllo dei mercati e delle società quotate è spaccata e attraversa una fase estremamente complessa della sua storia, nel momento in cui si decidono gli equilibri futuri della principale compagnia assicurativa del Paese, le Generali, nonché di una fetta consistente della finanza italiana.
leonardo del vecchio
Ieri, un primo passaggio importante proprio per lo scontro in corso a Trieste: la versione definitiva del richiamo di attenzione sulla lista del Cda ne conferma la legittimità. Vale per tutte le società ma le raccomandazioni riguardano in primis Generali, dato che sono l'intervento dell'autorità di vigilanza dopo che il gruppo Caltagirone aveva posto diversi quesiti. «Rimaniamo ancora in attesa. Sono linee generali ma sui nostri quesiti specifici non c'è ancora una risposta», rilevano fonti vicine al patto che comprende anche Del Vecchio e Fondazione Crt.
francesco gaetano caltagirone
«Soddisfazione», viene invece espressa tramite un portavoce dal Leone dove «la predisposizione della lista da parte del consiglio di amministrazione prosegue in linea con le indicazioni della Consob». Il documento approvato dalla Commissione ribadisce nel complesso l'impianto della prima versione, posta in consultazione col mercato a dicembre, raccogliendo il contributo di 15 soggetti (due dei quali hanno chiesto di non venir indicati): da associazioni del calibro di Abi, Ania, Assonime, Assosim, Assogestioni e Comi (il comitato degli operatori di mercato) a legali come lo studio Trevisan, a docenti universitari, fino al proxy advisor Glass Lewis. Sono confermati i pilastri della trasparenza, del ruolo degli amministratori indipendenti e del nodo dei collegamenti fra liste.
Alberto Nagel
E viene introdotto un elemento di novità costituito dagli scenari da fornire sulla composizione finale del nuovo board in base al voto in assemblea. La premessa del documento è che «la dottrina ritiene la clausola statutaria che consente la presentazione di una lista di amministratori da parte del Cda ammissibile anche nelle società quotate, in quanto espressione dell'autonomia statutaria e purché la presentazione di tale lista non pregiudichi la nomina di componenti espressi dai soci di minoranza». L'Autorità ritiene importante che «i soci che presentano una lista dichiarino l'assenza di rapporti di collegamento con la lista presentata dal Cda». Inoltre «In mancanza di un presidente qualificato come indipendente, si richiama l'attenzione sull'opportunità di affiancarlo con un amministratore che sia indipendente».
Paolo Savona
La Commissione chiede poi «che siano le stesse società a chiarire preventivamente quali siano i possibili scenari a seconda degli esiti delle votazioni assembleari». In attesa delle risposte ai quesiti specifici del gruppo Caltagirone - tra i quali quello sul prestito titoli effettuato da Mediobanca per salire oltre il 17% dei diritti di voto in vista dell'assemblea - l'atmosfera intorno alla Consob resta piuttosto tesa.
consob opa sts hitachi
A replicare alle affermazioni di Savona è stato ieri il presidente della Commissione finanze della Camera, Luigi Marattin (Italia Viva): «Come presidente della commissione parlamentare competente chiedo di sapere esattamente da chi, come e perché il presidente Savona ritiene di essere tenuto in scacco». Dal governo è arrivato intanto il via libera alla nomina di Carlo Comporti a commissario in sostituzione di Carmine Di Noia. Non chiarisce, il comunicato di Palazzo Chigi, se Comporti viene dalla lista «Savona» o «vecchia Consob».
marattin Alberto Nagel sede consob paolo savona