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    RAI, DI TUTTO DI PUS - LA CORTE DEI CONTI APRE UNA DOPPIA INDAGINE SUL COMPENSO DI BRUNO VESPA DA ARTISTA E SULLE TRASFERTE DI MONICA MAGGIONI PER LA PROMOZIONE DEL SUO LIBRO - A SCAGLIARSI CONTRO BRU-NEO E’ STATO IL GRILLINO ROBERTO FICO - A SOLLEVARE IL CASO DELLA PRESIDENTA, L’ASSOCIAZIONE “RAI BENE COMUNE”


     
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    bruno vespa e la vendemmia 5 bruno vespa e la vendemmia 5

    Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica”

     

    La procura della corte dei Conti del Lazio accende di nuovo il suo faro sulla Rai e mette nel mirino due big della tv di Stato. Da una parte c'è Bruno Vespa e il suo compenso da artista. Dall'altra le trasferte di Monica Maggioni per la promozione del suo libro. I fascicoli sono stati affidati al viceprocuratore Massimiliano Minerva. Il pm, già al lavoro sul contratto di Fabio Fazio per la conduzione di Che tempo che fa? ora dovrà stabilire se dietro le diverse partite aperte a viale Mazzini si possa celare un danno al pubblico erario. Procedendo, ovviamente, un caso alla volta.

     

    BRUNO VESPA INTERVISTA SADDAM HUSSEIN BRUNO VESPA INTERVISTA SADDAM HUSSEIN

    A sollevare un vero polverone mediatico sul primo, quello che riguarda lo storico volto di Porta a Porta, è stato Roberto Fico. In più di un' occasione il presidente grillino della Commissione di vigilanza sulla Rai si è scagliato contro Vespa, mettendo in dubbio la legittimità del suo contratto: «C' è un conduttore che per aggirare la deroga al tetto ai compensi ha un contratto da artista, ma è un giornalista. Dall' altra parte ci sono tantissimi giornalisti senza un contratto da giornalista in Rai. Questo è un paradosso», aveva attaccato il deputato M5S.

     

    ROBERTO FICO ROBERTO FICO

    Per poi promettere una rivoluzione nella tv di Stato: «Quando faremo la delibera sulla par condicio proporrò che chi ha avuto la deroga al tetto ai compensi, perché ha un contratto da artista, non possa essere ricondotto sotto testata». In altre parole, l' idea dei pentastellati è quella di non concedere ai giornalisti con contratto da artista di poter ospitare politici. Di poter mandare in onda e gestire dibattiti, talk show e le care vecchie tribune elettorali di cui Rino Gaetano cantava in Nuntereggaepiù.

     

    La risposta di Vespa a Fico, condita da una buona dose di ironia, era stata immediata: «Ho lo stesso contratto dal 2001, temo che debbano essere annullate le elezioni degli ultimi 16 anni perché inquinate dalla presenza artistica di Porta a Porta in tutte le campagne elettorali». Al netto delle polemiche, il contratto del giornalista è stato tagliato del 30 per cento a settembre. Da 1,9 a 1,2 milioni per 120 puntate a stagione.

    MONICA MAGGIONI MONICA MAGGIONI

     

    Secondo caso per i pm coordinati dal procuratore regionale Andrea Lupi, le trasferte di Monica Maggioni, ex direttrice di Rai News 24 e attuale presidente Rai. Nel giro di sei mesi, tra la primavera e l'autunno 2015, ha viaggiato tra Torino e Alberobello per presentare il suo libro Terrore mediatico. L'inchiesta è alle prime battute, ma trova una sponda a piazzale Clodio.

     

    Già, perché la corte dei Conti e i colleghi del penale lavorano sulle stesse carte. Quelle acquisite dal nucleo di polizia tributaria di Roma della guardia di finanza. Le fiamme gialle sono piombate negli uffici amministrativi di viale Mazzini la scorsa settimana per raccogliere tutti i documenti sulle spese sostenute da Monica Maggioni.

     

    A richiederli sulla base di un esposto presentato dall'associazione Rai Bene Comune erano stati il procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Claudia Terracina. Ipotesi di peculato, anche se per ora non c' è alcun nome nel registro degli indagati. Insomma, si valuteranno le carte e poi si vedrà. Proprio come alla corte dei Conti, dove la Rai è sempre un tema caldo.

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