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    LA COSTOLA DI AL QAEDA NELLO YEMEN HA UNITO LE CELLULE DEL GOLFO A QUELLE AFRICANE - IL CAMPO DI SHABWA, DOVE E’ STATO ANCHE KOUACHI, E’ UNO DEI CAMPI MEGLIO PROTETTI E GESTITI FRA QUELLI CREATI SU MANDATO DI BIN LADEN, PER SOSTITUIRE LE BASI PERDUTE IN AFGHANISTAN


     
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    ATTACCHI CON I DRONI IN YEMEN ATTACCHI CON I DRONI IN YEMEN

    Maurizio Molinari per “la Stampa”

     

    Creati da Osama bin Laden per far rinascere Al Qaeda dopo la sconfitta afghana, divenuti la cerniera fra i jihadisti del Golfo e dell’Africa, protetti dalle impervie montagne Mahfad fino al punto da dichiararsi Emirato: sono i campi di addestramento di «Al Qaeda in Yemen» dove Said Kouachi si reca nel 2011 per ricevere l’addestramento ad uccidere messo in mostra nel blitz di Parigi.

     

    IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN

    Il francoalgerino Kouachi arriva in particolare a Shabwa, uno dei maggiori campi paramilitari, dove incontra l’imam Anwar Al-Awlaki che nel settembre di quell’anno viene eliminato dai droni americani. Al-Awlaki è il leader jihadista yemenita che viene dal New Mexico, teorizzatore del ricorso ai musulmani occidentali per colpire i Paesi «infedeli».

     

    IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN

    E’ lui che nel 2009 spinge il maggiore dell’Us Army Nidal Malik Hasan a sparare sul commilitoni nella base texana di Fort Hood, facendo 13 vittime, e convince il nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab a salire ad Amsterdam sul volo 253 della Northwest Airlines con l’esplosivo nelle mutande nel tentativo di farlo esplodere su Detroit. Al-Awlaki forse ha già qualcosa in mente per Kouachi e se lo accoglie a Shabwa è perché è una zona sicura della sua «Al Qaeda in Yemen».

     

    E’ uno dei campi meglio protetto e gestiti fra quelli creati da Al Qaeda, su mandato di Bin Laden, a partire dal 2006 nel tentativo di avere nuove roccaforti per sostituire quelle perdute in Afghanistan dopo il rovesciamento dei taleban da parte dell’intervento Usa. Bin Laden sceglie lo Yemen perché Abu Ali al-Hariti e Muhammad Hamdi al-Ahdal vi misero a segno l’attacco alla nave Usa USS Cole nel 2000 dimostrando di voler rivaleggiare con le cellule afghane.

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    Nel 2006 entrambi sono stati uccisi dai droni Usa ma i loro eredi riescono a scappare dal carcere di Sanaa grazie ad una fuga spettacolare che umilia il governo locale e pone le basi per la nascita di «Al Qaeda in Yemen». Il primo campo sorge a Ja’ar, sulle montagne Abush, sul modello afghano, ha successo e nel 2009 viene creato il più grande Al-Majalah, sempre nel Sud, nel distretto di Mudiyah nella provincia di Abyan dove le tribù locali sostengono i jihadisti.

    IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN

     

    E’ ad Al-Majalah che Al-Awlaki mette in atto il piano di addestrare assieme volontari sauditi, yemeniti e somali. E’ la genesi della convergenza operativa fra «Al Qaeda nella Penisola Arabica» e gli shaabab delle milizie islamiche che riescono ad assumere il controllo di Mogadiscio.

     

    IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN NASIR AL WUHAYSHI IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN NASIR AL WUHAYSHI

    «Al Qaeda in Yemen» diventa l’anello di congiunzione fra le cellule nel Golfo e quelle in Africa, che hanno nel Sahel e nel Maghreb le basi più importanti. Ma l’ambizione di Al-Awlaki resta portare la morte sul territorio del nemico e per coronarla si affida a Hassan Al-Asiri, l’ingegnere dei microesplosivi ad alto potenziale che inventa come inserirli dentro le cavità umane, nelle protesi al silicone, nelle mutande o nei pacchi spediti per FedEx obbligando l’antiterrorismo a ridisegnare la difesa di aerei e passeggeri.

     

    IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN NASIR AL WUHAYSHI IL MAXI RADUNO DI AL QAEDA NELLO YEMEN IL VIDEO DELLA CNN NASIR AL WUHAYSHI

    La risposta degli Stati Uniti sono i raid con i droni - oltre cento a partire dal 2002 - che Obama intensifica, riuscendo a distruggere molti campi ed eliminare quasi tutti i leader - a cominciare da Al-Alwaki - ma l’intesa fra jihadisti e tribù nel Sud Yemen è talmente solida da portare alla moltiplicazione dei centri di addestramento, questa volta sulle montagne Mahfad nel Sud ed anche nella provincia di Hadhramaut, nell’Est, dove nel 2012 viene proclamata la nascita di un «Emirato» qaedista che più offensive governative non riescono a smantellare.

    Leader di Al Qaeda Yemen Leader di Al Qaeda Yemen

     

    Consentendo agli eredi di Al-Awlaki si ipotizzare il distacco da Sanaa se il governo dovesse accordarsi con gli sciiti Houti, acerrimi nemici.

    E’ a questa anima della Jihad che Kouachi pensava quando ad una vittima ha detto: «Sono Al Qaeda in Yemen».

     

     

     

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