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(ANSA) - L'Italia è il terzo Paese al mondo, e il primo in Europa, per attacchi malware da parte degli hacker. Il dato arriva dall'ultimo report dell'azienda di sicurezza informatica Trend Micro Research, inserito nello studio "Stepping ahead of risk". Con riferimento ai primi sei mesi del 2023, il report conferma che l'Italia è una delle vittime principale dei cybercriminali, che mirano ai dati di aziende e pubbliche amministrazioni per portare avanti richieste di riscatto ed estorsioni.
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Solo qualche giorno fa, gli hacker avevano messo a segno l'ennesimo colpo, violando i siti di Roma Capitale gestiti da Zetema, una partecipata del comune. Come spiega Trend Micro, l'Italia ha visto un totale di 174.608.112 malware intercettati da gennaio a giugno del 2023. Queste le prime cinque posizioni: Stati Uniti (417.545.421), Giappone (355.248.073), Italia (174.608.112), India (120.426.491) e Brasile (96.908.591).
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Le minacce via e-mail che hanno colpito l'Italia nel primo semestre 2023 sono state 119.048.776 mentre le visite ai siti malevoli sono state 5.470.479. Quelli ospitati su server italiani, e poi bloccati, ammontano a 68.334. Nel nostro Paese, il numero di app malevole scaricate nel primo semestre 2023 è stato di 78.724.698, con 1.804 malware pensati appositamente per intercettare le informazioni bancarie.
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A livello globale, nella prima metà del 2023, la rapida espansione di strumenti di intelligenza artificiale generativa ha permesso ai cybercriminali di utilizzare nuovi strumenti come WormGpt e FraudGpt per organizzare truffe e campagne. "Diversi gruppi hanno anche unito le forze, per massimizzare i risultati delle proprie attività malevole. L'uso dell'intelligenza artificiale consente di eseguire attacchi più elaborati. La buona notizia è che la stessa tecnologia può essere utilizzata dai team di security per lavorare in modo più efficace" affermano gli esperti.
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