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    LA DANIMARCA SI È FATTA 'SPIARE' INVOLONTARIAMENTE? - DURANTE LA PARTITA CONTRO L'AUSTRALIA, L'ATTACCANTE DANESE ANDREAS CORNELIUS PASSA UN "PIZZINO" DI CARTA, CON SOPRA DELLE INDICAZIONI TATTICHE, A CHRISTIAN ERIKSEN - POCO DOPO IL FOGLIO DI CARTA RIAPPARE SULLA PANCHINA AUSTRALIANA, E I "SOCCEROOS" FANNO DEGLI AGGIUSTAMENTI TATTICI CHE HANNO AIUTATO A MANTENERE IL RISULTATO DI 1-0 - UN TIFOSO ALLO STADIO: "HO VISTO TUTTO. IL FOGLIO È STATO PASSATO DA ERIKSEN A HOJBJERG, CHE POI…"


     
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    andreas cornelius con il pizzino di carta andreas cornelius con il pizzino di carta

    Luca Bianchin per www.gazzetta.it

     

    Alto spionaggio (…) i Mondiali in Qatar. In Australia sta avendo grande successo un tweet in cui si ricostruisce una serie di eventi nei minuti decisivi di Danimarca-Australia, la partita che ha rimesso i rossi sull’aereo per Copenaghen e mandato gli aussie agli ottavi. Minuto 69: Cornelius entra e porta con sé un foglietto.

     

    Un pizzino con indicazioni tattiche, passato al capitano Eriksen e da lì perso dalle telecamere, che ovviamente seguivano altro. Minuto 72: il pizzino riappare sulla panchina australiana, tra uomini dello staff che fanno gruppo per leggerlo. Nei minuti successivi l’Australia cambia qualcosa tatticamente e resiste sull’1-0 fino alla fine.

    la panchina australiana con il pezzo di carta della danimarca la panchina australiana con il pezzo di carta della danimarca

     

    COLPA DI HOJBJERG

    Uno spettatore presente a Doha ha scritto: “Ero allo stadio, ho visto tutto. Il foglio è stato passato da Eriksen a Hojbjerg, che lo ha buttato a terra. Duke è corso a prenderlo e lo ha passato ad Arnold, che ha fatto scaldare subito Wright”. Ora, come nelle storie di spionaggio non tutto è chiaro. C’è chi dice che Wright abbia iniziato a scaldarsi una decina di minuti prima e chi fa notare che le partite di calcio si decidono per altro, non per un foglietto rubacchiato sul campo, però il tema appassiona e scatena commenti.

    AUSTRALIA DANIMARCA AUSTRALIA DANIMARCA

     

     Qualcuno si chiede “ma i danesi, non potevano metterlo tra i calzettoni?”, qualcuno è pronto a una perizia da Csi per dimostrare che i due fogli sono in realtà differenti, altri si chiedono come gli australiani abbiano potuto leggere una scritta in danese. Risposta pertinente: Awer Mabil, panchinaro dell’Australia, ha vissuto per sette anni in Danimarca.

     

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    LA SPIA DEL NORD

     La spiegazione più affascinante però è un’altra e chiama in causa Andrew Clark, preparatore atletico che ha lavorato per la nazionale australiana dal 2018 al 2022, lasciando l’incarico qualche mese fa perché messo sotto contratto dal… Copenaghen, in Danimarca. Clark però – sorpresa – è riapparso in Qatar grazie a un permesso speciale del Copenaghen, che così ha permesso agli aussie di avere a disposizione un buon preparatore e soprattutto un buon traduttore. Autogol involontario e clamoroso. Che poi sia andata davvero così, beh, è tutto da dimostrare, ma la trama è da sceneggiatore di livello.

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