Stefania Chiale per il “Corriere della Sera”
LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI
Di bianco vestita, circondata da sostenitori ed esponenti politici il cui nome è scritto quasi in bella copia nella squadra con cui Letizia Moratti punta a conquistare il gradino più alto della Regione. Ha scelto una mattina di gelido sole milanese al Palazzo delle Stelline l'ex vicepresidente lombarda per prendere la rincorsa e presentare la sua candidatura con la lista civica «Letizia Moratti Presidente», il supporto del Terzo polo e di altre civiche che si andranno ad aggiungere in queste settimane.
LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI
Un fischio d'inizio di fronte a oltre 700 persone e a molti «ex» che confluiranno nella sua lista: maroniani, leghisti della prima e ultima ora, forzisti, autonomisti e qualche pentastellato fuoriuscito dal gruppo.
«Sono nella condizione di impegnarmi per il bene collettivo e non posso e non voglio tirarmi indietro», ha detto Moratti lanciando ufficialmente la sfida a Fontana, con cui ha governato fino al 2 novembre, e al candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino. Perché si tratta di «scardinare le barriere» con «scelte che vadano oltre i partiti». Da qui, la discesa in campo come «civica», con un «programma aperto alle esigenze di tutto il territorio» e una «politica che metta insieme crescita e necessità di non lasciare indietro nessuno».
LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI
Moratti ha ribadito di voler «far tornare la Lombardia ad essere la locomotiva nazionale ed europea». Riprendendo il tema di una regione che «non cresce più», Moratti ha ricordato che «ci sono province al di sotto della media del Pil nazionale: dobbiamo lavorare per superare diseguaglianze territoriali ed economiche». È stato svelato anche il logo della lista, che porta «i colori della Lombardia: il verde delle nostre valli, l'azzurro dei laghi e il bianco delle montagne innevate».
La candidatura di Moratti «sta intercettando attenzione nel centrodestra, nel Terzo polo che ha esplicitato il supporto, nel centrosinistra per quanto riguarda l'area riformista e nel mondo autonomista», dice il consigliere regionale di Lombardia Migliore Manfredi Palmeri, che sarà capolista a Milano. Motivo per cui «è possibile che nascano altre civiche a supporto della sua candidatura».
LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI
Per ora l'elenco è lungo e guarda molto a destra: tra i nomi che gli elettori si troveranno con ogni probabilità nella lista civica dell'ex sindaca ci sono Valentina Aprea, fuoriuscita da Forza Italia dopo la mancata nomina a sottosegretaria, Davide Boni, ex presidente del consiglio regionale oggi coordinatore lombardo di Grande Nord, lo stesso fondatore del movimento indipendentista Roberto Bernardelli.
E poi ex maroniani come Marco Tizzoni, capogruppo di «Maroni presidente», e Luca Ferrazzi, già in An, Tiziano Mariani, consulente di Moratti ed editore di Radio Lombardia, Mario Mauro, ex ministro della Difesa nel governo Letta ed ex vicepresidente del Parlamento europeo, Christian Borromini, ex segretario della Lega di Sondrio e l'ex bossiana e assessora Monica Rizzi.
LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI
Anche l'azzurro Andrea Mandelli potrebbe confluire e tra i politici in sala c'era Roberto Cenci, appena fuoriuscito dal M5S. Moratti candiderà anche Akashdeep Singh, 23 anni, bresciano di religione Sikh, studente di Giurisprudenza: sarà «portavoce delle comunità extracomunitarie per intraprendere un necessario percorso interreligioso».