DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Estratto dell'articolo di Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera”
Il Gp dell’Azerbaigian, ha quasi sempre offerto un caos assurdo. Con doppia qualifica (oggi quella valida per la gara di domenica) e Sprint Race (domani) sarà una roulette.
Ma la scena più surreale si è già vista, da reality show. Ieri, quando Laurent Mekies è entrato sorridendo, nella hospitality della Ferrari con la divisa d’ordinanza. Come se non ci fosse mai stato quel comunicato con il quale l’AlphaTauri lo ha annunciato come futuro team principal. Senza avere l’accordo con la Ferrari sui tempi del trasferimento, a Maranello si sono fatti cogliere di sorpresa due volte. Forse dalle trattative del francese, sicuramente dall’annuncio.
Risultato: un uomo chiave dell’organizzazione (racing director e direttore sportivo), con accesso a informazioni sensibili e ai programmi futuri, oggi (salvo colpi di scena) siederà sul muretto con un’intesa già in tasca con un team della famiglia Red Bull. Cioè con gli arcirivali. Un pasticcio, una vicenda gestita male che sta creando imbarazzo anche all’interno della stessa Ferrari.
Segno di confusione, perché la volontà dell’ex vice di Binotto di andarsene era chiara, e in precedenza aveva già discusso una proposta per passare a Liberty Media.
La difesa di Fred Vasseur è fragile: «Ma quella era diversa. Questa volta non lo avrei bloccato, è una grande opportunità per lui, diventare team principal era la sua ambizione. Certe offerte non si possono rifiutare». «Il pilastro del futuro» — così Vasseur aveva definito Mekies appena un mese fa — è venuto giù come un castello di sabbia, e non si sa nemmeno quanto resterà operativo «perché l’AlphaTauri è stata “aggressiva” nella sua comunicazione e Laurent ha un contratto lungo con noi. Dobbiamo discuterne». I suoi compiti saranno riassegnati fra più persone «nell’ambito di un ampio processo di ristrutturazione».
Vasseur promette una massiccia campagna acquisti, trenta assunzioni sono previste entro giugno. «Ma non chiedetemi i nomi perché non li dico».
(...) Anche il team principal lancia un messaggio per Charles che punta allo status di prima guida: «Tutte le squadre vincenti sono costruite attorno a un solo pilota: dalla Ferrari di Schumacher alla Red Bull di Verstappen». Magari non piacerà a Sainz, ma è musica per le orecchie del monegasco, «è un pilastro importante, dentro e fuori la macchina». Però sarebbe meglio non usare più la parola «pilastro».
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