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    LA GUERRA DEL CALCIO IN CHIARO: DA MEDIASET PARTE UNA DIFFIDA ALLA LEGA (E ALTRE EMITTENTI SONO PRONTE A FARE LO STESSO) - LETTERA UFFICIALE DEL BISCIONE PER VIETARE DI TRASMETTERE LA SERIE A SU TV8: I DIRITTI IN CHIARO NON SONO MAI STATI INSERITI IN BANDI DI VENDITA, SE ORA LA LEGA AUTORIZZASSE QUALCUNO ALLA TRASMISSIONE DOVREBBE CONCEDERE LA STESSA OPPORTUNITÀ ALLE ALTRE EMITTENTI. MA SPADAFORA NON SI ARRENDE…


     
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    Alessandra Gozzini per la Gazzetta dello Sport

     

    piersilvio berlusconi piersilvio berlusconi

    Oggi e domani il calcio tornerà in tv. Accessibile a tutti. Mercoledì, in occasione della finale di Coppa Italia, succederà lo stesso. Tre giorni più tardi, quando toccherà al campionato ripresentarsi all' attenzione del pubblico, sarà tutto diverso.

     

    Non ci sono certezze sulla possibilità di trasmettere in chiaro alcune delle partite di A: e da ieri sera, quando Mediaset ha inviato alla Lega una lettera di diffida, ce ne sono ancora meno. Altre tv sono pronte a fare lo stesso, e a inserirsi nella trattativa avviata tra il ministro dello Sport Spadafora e Sky: nei contatti di due giorni fa era emersa la possibilità di trasmettere due-tre partite delle prime due giornate su Tv8, canale in chiaro di Sky.

    PAOLO DAL PINO PAOLO DAL PINO

     

    Con la diffida Mediaset invita la Lega a vietarne la trasmissioni e solleva ulteriori dubbi giuridici sulla fattibilità dell' operazione. Il principio da cui la diffida ha origine è semplice: i diritti in chiaro non sono mai stati inseriti in bandi di vendita, se ora la Lega autorizzasse qualcuno alla trasmissione dovrebbe considerare anche le altre emittenti, concedere loro la stessa opportunità.

    piersilvio berlusconi piersilvio berlusconi

     

    La stessa mossa che Mediaset aveva compiuto a inizio marzo, quando si parlava della possibilità di trasmettere in chiaro Juventus-Inter: per lo stesso principio aveva già diffidato la Lega, proprietaria dei diritti. Le ipotesi sono due: o viene indetto un bando d' asta per i diritti in chiaro, ma i tempi ovviamente non lo consentirebbero, oppure il governo modifica l' attuale Legge Melandri.

     

    Un intervento normativo che Spadafora non aveva escluso e che comunque non impedirebbe i ricorsi delle tv non coinvolte. Nei prossimi giorni il ministro sarà impegnato in nuovi colloqui: al di là delle diffide, l' obiettivo è ancora quello di arrivare a una soluzione condivisa da tutte le parti.

    maximo ibarra 1 maximo ibarra 1

     

    Sul fronte Spadafora si era già espresso, sottolineando il contesto straordinario: «Se proverò a insistere affinché le partite di campionato siano trasmesse in chiaro? Sicuramente sì, abbiamo la necessita' sanitaria di evitare assembramenti in luoghi pubblici da parte di persone che non hanno l' abbonamento tv, oltre a una questione di ordine pubblico.

     

    Io credo che debba esserci un segnale, ho fatto un appello alla disponibilità dei broadcaster, proverò questa mediazione ancora nei prossimi giorni e non escludo alcun intervento, neanche normativo se fosse necessario: io cerco sempre prima il dialogo, poi quando dall' altra parte non trovo persone disposte mi assumo le mie responsabilità».

     

    Per il week end del 20-21 giugno, date della ripartenza del campionato, tutto dovrà essere definito: la prossima settimana sarà decisiva.

     

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    gravina spadafora dal pino gravina spadafora dal pino

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