A. Mar. C. Moz. per "il Messaggero"
clan di silvio
L'esuberanza del figlio e del nipote dei boss che si credono tali solo in ragione dei vincoli parentali - quando invece dentro la ndrangheta i ruoli vengono riconosciuti solo dopo l'impegno sul campo - ha rischiato di far scoppiare una guerra tra la locale di Anzio e Nettuno e il clan Di Silvio-Spada.
È il settembre del 2019 quando il figlio di Giacomo Madaffari, uno degli uomini ai vertici dell'organizzazione riconosciuta dalla casa madre di Santa Cristina d'Aspromonte, e un affiliato del gruppo con il ruolo di sgarro (Cosimo Tedesco) fanno irruzione nel quartiere Europa, base dei Di Silvio/Spada, minacciando i figli di questi con una pistola e rubando loro 30 grammi di cocaina a pegno di un presunto credito.
anzio mare
«Lo prendo a martellate in testa davanti a te domani, li metto i pinneji do marteju nto cerveju domani» dice Tedesco a Daniele Paduano nel raccontare l'imboscata che, chiaramente, non passa inosservata tanto che dal clan Di Silvio-Spada parte un'ambasciata diretta proprio a Madaffari per cercare di risolvere la questione senza che ci siano strascichi. E baffo o baffetto (al secolo Giacomo Madaffari) quando viene a conoscenza dell'accaduto non reagisce bene.
ANZIO
Si infuria perché quei ragazzi avrebbero potuto creare seri problemi, incrinando un equilibrio nato anni prima e che voleva radicati ad Anzio tanto il gruppo di ndrangheta quanto quello degli Spada-Di Silvio. A conoscere il fatto anche Bruno Gallace: «M' hanno detto che Spartaco è venuto qua!.. Perché dice che uno gli ha rotto i c.......» racconta al suo fidato collaboratore Vincenzo Italiano che ribatte: «Una guardia?» e Gallace risponde: «No! Uno dei Tedesco dice che...mo vedemo se se piegano questi...».
cocaina 1
Italiano informa poi Gallace che ad Anzio c'è «na zingara.. na parente loro che c'ha bisogno de... dice che Mario Tedesco è annato al quartiere Europa ha puntato na pistola a uno e gli ha levato...». Ma quello che si adira di più è proprio Madaffari in quanto nella questione sono coinvolti direttamente il figlio, il nipote ed un suo sottoposto, il Tedesco appunto.
IL BOSS FURIOSO
Con la moglie Baffo si sfogherà per trovare un modo per porre un freno senza che davvero scoppi una guerra tra clan per motivi poi che nulla hanno a che vedere con gli affari, a partire dal traffico di stupefacenti. Madaffari ha ricevuto un'ambasciata per «vedere quello che devo fare, perché non vogliono avere problemi, non voglio avere discussioni che li minacciano che li sparano», dice Baffo alla consorte che replica: «Vai lì... vedi se li pizzichi lì e chiamali chiamali a tutti e due insieme allora a questo punto... non voglio fanno queste cose veramente...eh».
i clan mafiosi di roma
Madaffari è preoccupato: «Questi... prima o poi gli buttano qualche botta nella testa a tutti e due» e la moglie: «Sì, sì, si ecco... devono smetterla subito! Perché a questi avvisano prima...». «Devo prenderli ed affogarli a tutti e due» dice Baffo. La discussione va avanti. La moglie del boss: «Non si devono avvicinare più lì, perché ti hanno avvisato a te, perché la prossima volta fanno fanno... prima ci avvisano gli dici e poi sapere quello che fanno».
«Di loro sono ragazzini - spiega Madaffari - ma dietro di loro non ci sono ragazzini, dietro di loro ci sono altre persone, di altre maniere». La coppia prova a mettersi in contatto con il figlio e con il nipote ma entrambi non si trovano e non rispondono. Madaffari perde la pazienza: «Ma questo - sempre alla moglie - non doveva rientrare a casa? Chiamalo al telefono, digli che lo voglio a casa per le otto stasera!».
CLAN SPADA
Alla fine, è il 10 ottobre del 2019, Madaffari riceve un'ulteriore telefonata da un tale Francesco che si qualifica come il ragazzo del quartiere Europa. La conversazione - si legge nelle carte dell'ordinanza - verteva sulla vicenda e alla fine Baffo promette che si sarebbe recato personalmente al quartiere Europa nel tentativo dunque di mettere fine alla questione.
IL CLAN SPADA
Questione che in realtà si dimostrerà doppia in quanto Mario Tedesco non solo si sarebbe recato al quartiere Europa con il figlio e il nipote di Madaffari ma avrebbe compiuto un'altra analoga rapina con identiche modalità sempre ai danni di un membro del clan Di Silvio residente però a Latina. Il coinvolgimento del figlio di Baffo e del nipote, però, sarebbe da ricondurre al solo episodio del quartiere Europa, tra le case popolari di Anzio.