Estratto dell’articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”
XI JINPING - ECONOMIA CINESE
Tempismo “perfetto”. Mentre a Washington nel weekend la Camera Usa si prepara a fare un ulteriore passo in avanti su TikTok (vendita da parte della sua società madre, la cinese ByteDance, o in caso contrario bando dell’applicazione negli Stati Uniti), Pechino ordina a Apple la rimozione di WhatsApp e Threads - di proprietà di Meta - dal suo App Store in Cina per ragioni di sicurezza nazionale.
Dunque una nuova escalation della guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina. «Siamo tenuti a rispettare le leggi dei Paesi in cui operiamo, anche se non siamo d’accordo», afferma la società di Cupertino. Ad essere rimosse sono state anche le piattaforme di messaggistica Signal e Telegram. I social stranieri sono in realtà già inaccessibili in Cina se non si usa una Vpn per aggirare la censura della Grande Muraglia Digitale. Ora sparisce la possibilità di scaricarle dall’App Store cinese. Dal 2017 a oggi, secondo i dati di Appfigures, WhatsApp è stato scaricato 15 milioni di volte sugli iPhone in Cina.
FACEBOOK INSTAGRAM WHATSAPP DOWN
Alla stampa americana una fonte anonima ha confidato che la decisione è arrivata perché sono stati trovati dei contenuti sul presidente cinese, Xi Jinping, che erano offensivi e violavano le leggi sulla sicurezza informatica. Apple ha negato che questa sia la ragione della decisione. […] Apple rischia di dover ora rimuovere un numero maggiore di app straniere e nazionali in Cina, a seguito di quell’ordinanza del governo dello scorso anno che impone agli sviluppatori di app mobili di registrare le applicazioni presso le autorità di regolamentazione locali.
DISCORSO DI FINE ANNO DI XI JINPING
Per la Mela, la Cina resta un mercato cruciale e complicato: il più grande dopo gli Stati Uniti. Per anni Apple si è piegata alle richieste di Pechino bloccando una serie di app, accesso a giornali, Vpn e servizi di messaggistica criptati. Gli affari in Cina hanno subito dei rallentamenti, però. Apple ha venduto quasi un quarto degli iPhone in meno nelle prime sei settimane del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. A fine marzo, con grande fanfara, Tim Cook è volato a Shanghai per inaugurare un nuovo Apple Store.
tim cook in vietnam
«Non c’è catena di approvvigionamento al mondo che sia più critica per noi della Cina », ha dichiarato. Per ribadire meglio il concetto, qualche giorno più tardi a Pechino si è lanciato in una dichiarazione spassionata: «Amo la Cina e il suo popolo». La Cina, però, non ama così tanto le app che si possono scaricare dal suo store. […]
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