LA MADIA HA SCOPIAZZATO LUNGHE PARTI DELLA SUA TESI DI DOTTORATO
ACCUSE DI PLAGIO MADIA REPLICA: CHIEDO I DANNI
L.Sal. per il Corriere della Sera
MARIANNA MADIA
Il caso l' ha sollevato Il Fatto Quotidiano. La ministra per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, avrebbe copiato parte della tesi di dottorato da altri lavori senza citare le fonti. Il tutto nel 2008, quando era deputata del Pd e frequentava la scuola Imt di alti studi di Lucca. Il Fatto, che parla di «4 mila parole senza chiara attribuzione», ha utilizzato due software antiplagio, all' epoca usati nelle università americane. La ministra contrattacca: «Nessuna anomalia, le fonti e gli autori sono stati citati. Valuteranno i giudici il danno che ho subito».
marianna madia bersani
«Le accuse - dice Pietro Pietrini, direttore dell' Imt - sono infondate e nulla tolgono alla grande qualità di un lavoro finito su due riviste internazionali, in particolare sul Cambridge journal of economics». Nulla da eccepire, dunque?
«Con il senno di poi forse Madia un' ingenuità l' ha commessa. In una piccola parte dei casi le fonti non sono indicate nel testo ma nella bibliografia. Una prassi comune all' epoca, quando in Italia non c' erano software antiplagio e nemmeno questa ossessione per le citazioni. Oggi ci saremmo accorti dell' ingenuità, avremmo suggerito di spostare le citazioni. Ma è un dettaglio». Nessuna inchiesta interna, dunque.
marianna madia con veltroni
«Ma scherza? Le inchieste si aprono quando uno trucca i dati non perché mancano 4 parentesi. Figuriamoci, le abbiamo chiesto di diventare presidente onorario dell' associazione dei nostri ex allievi. Com' è che si dice? Calunniate, calunniate: qualcosa resterà».
marianna madia enrico letta la tesi di marianna madia e le fonti da cui ha copiato la tesi di marianna madia e le fonti da cui ha copiato
la tesi di marianna madia e le fonti da cui ha copiato