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Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “la Stampa”
«Quando sono arrivata a Roma c'erano solo bianchi», Claudia Marthe parla dell'inizio degli Anni 80, di lei quattordicenne, creola, passata dalla multietnica Parigi alla monocromatica Italia. Non troppo tempo dopo, in mezzo al quartiere San Paolo della capitale, si sarebbe innamorata e appena ventenne sarebbe rimasta incinta di Elodie, la cantante uscita da «Amici», diventata ormai famosa e oggi pronta ad esibirsi al suo terzo Sanremo.
Quando la signora Marthe è rimasta incinta, si è preoccupata della sua età, «ero tanto giovane», non certo del colore che avrebbe avuto la pelle della bambina: «Per questo resto disorientata dalle parole della pallavolista Paola Egonu che non voglio affatto giudicare, ma mi piacerebbe capire».
Egonu ha detto: «Mi preoccupa l'idea di far crescere un figlio di pelle nera in questo schifo. E ha aggiunto Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora». Sarebbe il caso di Elodie, lei l'ha mai fatto considerazioni simili?
«No e mi fa proprio strano vederla così. Nei mesi in cui aspettavo Elodie, io e suo padre ci chiedevamo come sarebbe stata la pelle, che lineamenti avrebbe avuto, da chi avrebbe ereditato cosa: ci immaginavamo, come ogni genitore, di passarle i tratti più belli di ognuno e la pensavamo scura con gli occhi chiari. Quando è nata, mio suocero cercava la bambina nera nella nursery, gli ho detto: "È quella, è uscita poco cotta"».
Le è capitato di doverle proteggere da episodi di razzismo?
«L'ho educata a riconoscere l'ignoranza, ad usare l'autoironia che non significa fare finta di niente, ma smontare le reazioni che non sono accettabili. Però a farlo con intelligenza, a distinguere. Spero di averla preparata. Da piccola capitava che le toccassero i capelli straniti, è successo anche a me, lasciavo fare: "Vedete, sono così"».
Lei si è mai sentita discriminata in Italia?
«Quando mi sono trasferita era un'altra Italia, non parlavo la lingua, mi vedevo l'unica colorata per strada. Ho messo su un carattere forte, ho avuto i miei giorni tosti. Sono andata avanti e ho pure vissuto anni splendidi in un posto che sento casa».
Forse, nel 2023, pure l'Italia dovrebbe essersi evoluta.
«Lo sta facendo, però proprio non potrei definirlo un Paese che discrimina in base alla razza. Ci sono gli idioti, qui e altrove. Sono intollerabili, qui o altrove. E allora? Non facciamo più figli per paura degli stupidi? Tanto ci sarà sempre chi giudica e non solo la provenienza. O sei troppo grasso o troppo sproporzionato, sei sempre qualcosa. Se si dipende dall'approvazione altrui non ci si muove».
(...)
Egonu ed Elodie, saranno entrambe a Sanremo. Si immagina delle conversazioni?
«Spero si confrontino, si parlino perché Elodie ha vissuto pure lei esperienze negative, tutti abbiamo sofferto, ma bisogna superare. Vorrei dire a questa bellissima ragazza che deve volersi più bene: è splendida, affermata, è italiana e non ha bisogno di essere riconosciuta come tale, lo è. Non si può piacere a tutti, chi non accetta le differenze tra le persone è una minoranza».(...)
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