Estratto dell'articolo da www.open.online.it
israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 3
Il governo israeliano metterà da parte, almeno per il momento, la contrastatissima riforma della giustizia, contro la quale migliaia di cittadini scendono in piazza ormai da mesi, sino al dilagare delle proteste nella notte, sfociate oggi in uno sciopero generale.
La fazione di ultra-destra di Potere ebraico ha annunciato infatti il raggiungimento di un accordo tra il suo leader, il ministro per la Sicurezza Itamar Ben-Gvir, e il premier Benjamin Netanyahu.
netanyahu
Soltanto questa mattina, diffusasi la voce che Netanyahu era pronto ad annunciare lo stop al provvedimento che ha fatto infuriare le piazze, Ben-Gvir era andato su tutte le furie, minacciando di far cadere il governo se il premier avesse dichiarato la «resa di fronte alle violenze nelle strade». L’accordo, secondo quanto ha riferito il partito di ultra-destra, prevede che la riforma del sistema giudiziario sia congelata e rinviata all’estate.
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In cambio, Ben-Gvir avrebbe ottenuto una contropartita pesante sul fronte della gestione della sicurezza: la formazione di una Guardia Nazionale che risponderebbe direttamente a lui. Ben-Gvir, leader dell’ultra-destra, aveva inaugurato il suo mandato da ministro di peso del governo-Netanyahu lo scorso 3 gennaio recandosi, scortato da decine di agenti, sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, che per gli ebrei è il Monte del Tempio. L’Autorità Nazionale Palestinese aveva immediatamente condannato «l’incursione», definita «una provocazione senza precedenti e pericolosa».
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