Salvatore Frequente per www.ilfattoquotidiano.it
luigi mascheroni
Un festival letterario a Gallarate, un ospite (Marco Travaglio), un libro (Il santo) e l’argomento al centro dell’ultima pubblicazione del direttore del Fatto Quotidiano: Silvio Berlusconi. Ingredienti indigesti per Forza Italia a Gallarate (Varese), così tanto da spingere gli azzurri ad alzare proteste e barricate contro “l’oltraggioso” evento inserito nel programma di Duemilalibri, a pochi mesi dalla morte del leader.
E se non bastasse l’aria di censura, arriva anche la surreale richiesta di Forza Italia: le dimissioni del curatore del festival. Surreale perché si tratta del giornalista Luigi Mascheroni, firma di punta de Il Giornale, quotidiano fino a pochi mesi fa di proprietà della famiglia di Silvio Berlusconi e dove il fratello è presidente onorario.
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“La richiesta di dimissioni o di non invitare Travaglio è una follia, da chiunque venga”, replica al Fatto Quotidiano Mascheroni parlando dell’evento in programma domani, alle 21, all’HIC di Gallarate: “Tra l’altro – sottolinea – la serata è già sold out”. Durante l’incontro, Travaglio presenterà il suo ultimo libro Il Santo (edito da Paper First): dentro c’è tutta la storia di Berlusconi e del berlusconismo fino alla santificazione finale post mortem.
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Un ospite e un libro che però Forza Italia di Gallarate non ha per nulla gradito, tanto da convocare una riunione con gli altri partiti di maggioranza. Il coordinatore forzista ed ex sindaco, Nicola Mucci, si scaglia contro il curatore e le sue “bizzarre iniziative” che rischiano di mettere “in grave imbarazzo le Istituzioni civiche che lo hanno incaricato nel ruolo di organizzatore”.
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Forza Italia respinge le accuse di censura (“non abbiamo mai richiesto l’annullamento dell’appuntamento”) ma insiste sulle dimissioni di Mascheroni e mette in guardia il curatore del festival, “nell’auspicio che tale avvenimento sia rispettoso dell’onorabilità e della dignità personale di Berlusconi”.
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Mascheroni respinge anche le accuse di avere organizzato un evento “oltraggioso”: “Ma stiamo scherzando? Il confronto pubblico è il sale della democrazia”.
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