La carriera di Emanuela Folliero prende il volo quando la sceglie Silvio Berlusconi dopo un provino. La predilige per il sorriso rassicurante e non solo.
«Mi hanno spiegato - racconta- che gli piacqui perché ero leggermente strabica». Ancora oggi ci ride su: «Potrò avere tanti altri difetti, ma non sono mai stata strabica. Ancora oggi mi chiedo perché Berlusconi abbia detto così. Forse ero così concentrata sull'obiettivo che lo sarò sembrata davvero». Fatto sta che da quel momento in poi la Folliero diventa uno dei volti più noti del piccolo schermo. Annunciatrice, un ruolo che il tempo ha man mano cancellato dalla tv. Ma allora era un marchio distintivo della Fininvest.
Poi diventerà la regina di Retequattro. «Nel 1990 non ero una sprovveduta. Avevo studiato dizione, ero già stata in passerella, ero stata presentatrice di Telenova. Eravamo in settanta al provino. Alla fine della settimana, il venerdì, Berlusconi decideva tra una rosa che i suoi collaboratori avevano già scremato». Giura: «Mi presentai con una giacca e una camicia chiusa fino all'ultimo bottone».
Ci scherza un po', sulla sua prorompenza: «Sicuramente non fu quella ad agevolarmi, avevo nascosto tutto!». Ma ora non è l'occasione di guardare troppo all'indietro: «Pochi giorni fa ho letto una mia biografia e mi sono detta: quante cose ho fatto, ma neanche me le ricordo. Mai cullarsi nel passato» (...)