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    CHE PRESA PER IL "CLOWN" - LA SCONCERTANTE TRUFFA DI UN 40ENNE, CONOSCIUTO COME "CLOWN PAPERONE", CHE, CON LA SCUSA DI RACCOGLIERE FONDI PER I PICCOLI MALATI ONCOLOGICI, HA RAGGIRATO PERSONE IN TUTTA ITALIA - SAREBBERO ALMENO 15 ANNI CHE L'UOMO CHIEDE SOLDI PER GIOCATTOLI, VESTITI, ATTREZZATURE E VISITE MEDICHE, CON TANTO DI VOLANTINI E NOMI REALI DI ASSOCIAZIONI DI CLOWNTERAPIA, PRIMA DI SPARIRE NEL NULLA - NON È ANCORA CHIARO SE SI TRATTI SEMPRE DELLA STESSA PERSONA OPPURE…


     
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    Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”

     

    clown ospedale clown ospedale

    L'ultima denuncia arriva da Milano. Ha spillato alcune decine di euro al responsabile di un grande negozio del centro. Ma quel nome, Daniel, o Daniele, in arte «Clown Paperone», e quel falso profilo creato per aggirare le vittime - prima uno specializzando, poi un medico, in ogni caso un collaboratore di un'associazione di clownterapia alla ricerca di fondi per aiutare i piccoli malati oncologici - hanno una storia lunga. Sono almeno quindici anni che si ripetono segnalazioni sul clown truffatore. E non solo nel capoluogo lombardo.

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    Sui 40 anni, alto un metro e ottanta, capelli neri corti, modi gentili, l'uomo sa come conquistare in poche battute la fiducia di chi si trova di fronte. Le sue ultime tracce risalgono a qualche settimana fa, come raccontato dal Giorno , quando s' è presentato in un negozio senza camice bianco e naso rosso posticcio ma con un mazzo di volantini, chiedendo di poterli lasciare sul bancone. È l'avvio della trappola. Seguono le giuste parole per far abbassare le difese dell'interlocutore e proporre un piccolo gesto di generosità.

     

    L'offerta si articola in un ventaglio di possibilità - qualche decina di euro la più economica, un centinaio quella più cospicua - per «garantire» ai pazienti pediatrici ricoverati negli ospedali giocattoli, vestiti, attrezzature, visite mediche. A convincere le vittime ci sono quei volantini, con tutti i riferimenti del caso, a volte addirittura con nomi di reali associazioni impegnate su questo fronte e del tutto estranee alle manovre del truffatore, che s' allontana poi con tutta calma una volta incassati i contanti e staccata una ricevuta che di fatto è carta straccia.

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    «Clown Paperone» ha colpito a più riprese. E in più occasioni le associazioni di clownterapia hanno messo in guardia da questo e da altri finti seguaci di Patch Adams che raccolgono contanti per strada. Le segnalazioni si rincorrono infatti da anni, dalla Lombardia, alla Liguria, all'Emilia Romagna. Restando sempre a Milano, ad esempio, già nel 2007 «Clown Paperone» o «Peperone» s' era fatto notare in piazza Duomo, corso Lodi, via Dante, corso di Porta Romana.

     

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    Che poi sia sempre la stessa persona (è descritto con capelli corti, a volte, con una lunga capigliatura, in altre, dice di essere di Soverato, poi di Varese), o un profilo e uno pseudonimo a disposizione del truffatore di turno, è difficile dirlo. Anche se la descrizione fornita dall'ultima vittima e il volto catturato dalle immagini delle telecamere del negozio sembrano coincidere con un episodio simile del 2015.

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    In quell'occasione, a Rimini, è un tabaccaio a denunciare il raggiro di un certo Daniele, o «Clown Paperone». La polizia lo blocca a una fermata del bus sul lungomare. È un milanese all'epoca 32enne, con una decina di precedenti per truffa. Aveva un blocchetto di ricevute farlocche: ne aveva già staccate una ventina.

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