Estratto dell'articolo di Paolo Condò per “la Repubblica”
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A due partite dalla fine della 25ª giornata, la Serie A ha superato la fettuccia dei 100 gol in meno rispetto all'anno scorso. Sono 109, una siccità ben raccontata dal primo tempo di Roma-Juve: Mourinho toglie le punte e parcheggia l'autobus, Allegri senza spazi in cui correre stenta a rendersi pericoloso, il risultato è un ottimo spot. Per il basket.
Quando il gol diventa merce rara, però, ne basta uno per cambiare la serata: il gran tiro da tre punti di Mancini innesca una ripresa adrenalinica, perché la Juve aggiunge un campione ogni dieci minuti (tranne l'ultimo), avvicina più volte il pari, eppure la Roma resiste con una grande organizzazione difensiva. Partita da vecchi guerrieri, da ciurma più che da equipaggio: Smalling, Ibanez, Matic, Rui Patricio, e la zona Champions è riagganciata. Così anche la Juve - la migliore del gruppone nell'ultimo mese - segna il passo nella sua rincorsa.
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Al di là dell'errore individuale, il Milan ha perso aggressività a centrocampo, e quando Tonali e Bennacer si trovano davanti un reparto molto tecnico e fluido, come quello viola, stentano a turare tutte le falle (anche perché il trequartista aiuta poco). Per questo motivo il terzo difensore immesso da Pioli, prezioso per fermare l'emorragia di gennaio, potrebbe evolversi in terzo centrocampista, col semplice spostamento di Kalulu a terzino destro e inserimento fisso di Krunic (squalificato a Firenze come Leao). Un modo per restituire al Milan l'anima da cacciatore, dopo questa parentesi - non breve ormai - da cacciato.
Se Italiano si conferma la nemesi di Pioli, e con la migliore prestazione dell'anno ispira alla Fiorentina stuzzicanti prospettive di coppe, la giornata disegna un'asola attorno al nome di Vecino. Cinque anni fa un suo gol all'ultimo turno tolse alla Lazio il posto Champions a favore dell'Inter, per la gioia di Spalletti; venerdì un'altra rete del centrocampista uruguagio ha viceversa avvicinato la Lazio al posto Champions, infliggendo al Napoli di Spalletti la seconda sconfitta. Per quello che è il suo vantaggio in campionato, un ko che non ferisce; semmai lo richiama a un'attenzione - Vecino viene innescato da una respinta centrale di Kvara, vietata dal primo giorno di scuola calcio - necessaria per sopravvivere nella Champions profonda di primavera.
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