ALLARME VARIANTI EUROPA
Francesco Rigatelli per "la Stampa"
TEST VARIANTI COVID
«Purtroppo la pandemia non è finita. Dobbiamo dire la verità: i numeri segnalano che, nonostante una vaccinazione significativa, il contagio può esserci a causa delle varianti e soprattutto della Delta». Il ministro della Salute Roberto Speranza, in visita all' ospedale San Leopoldo Mandic vicino Lecco con l' assessore lombardo alla Salute Letizia Moratti, ribadisce che si deve «correre a vaccinarsi e mantenere un atteggiamento di prudenza, di attenzione e di gradualità».
vaccini personale sanitario
Per il ministro «la guerra non è ancora vinta e l'insidia delle varianti necessita della massima attenzione, però non vi è dubbio che siamo in un' altra fase rispetto ai mesi passati e si può iniziare a mettere la testa con maggiore determinazione sull' altra sfida: costruire il Servizio sanitario nazionale del futuro».
vaccinazione dei minori 2
Intanto, ricorda Speranza, «la vaccinazione è la vera arma che abbiamo per chiudere questa stagione così difficile» e sull' obbligo per gli operatori sanitari «dobbiamo lavorare perché la norma venga pienamente rispettata». Ieri sono stati superati i 54 milioni di dosi somministrate, sottolinea il ministro, con una media di 500 mila iniezioni al giorno. Circa 33 milioni sono prime dosi, 20 milioni con due, 1.2 milioni monodose. E se dalla Liguria alla Sicilia spopolano gli open day con Pfizer per gli over 60, il Friuli propone a tutti i vaccini a Rna pur di convincere gli indecisi.
TEST VARIANTI COVID
La buona notizia è che continua ad allentarsi la pressione sugli ospedali, con 191 ricoverati per Covid in terapia intensiva, poi ieri sono stati 480 i positivi al test, 74.649 i tamponi eseguiti con un tasso di positività dello 0,6 per cento in leggera crescita rispetto a settimana scorsa, 31 le vittime. Un aumento dei casi che per ora è più evidente in altri Paesi, come segnala il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), secondo cui nell' ultima settimana i positivi sono cresciuti più del previsto in dieci Paesi, mentre per i decessi la variazione è più contenuta.
variante delta
In Europa la curva discendente dei contagi si è invertita e secondo gli esperti questo starebbe accadendo pure in Italia, dove tra il 26 giugno e il 3 luglio avrebbero dovuti esserci 3.909 nuovi infettati mentre sono stati 5.222.
Per l' epidemiologa Stefania Salmaso, per 35 anni all' Istituto Superiore di sanità, «la variante Delta è più contagiosa: entro breve rappresenterà il 70 per cento dei nuovi casi ed entro fine agosto il 90. Molto in questa partita dipenderà dal numero dei vaccinati. Ovviamente la variante circola di più tra chi non è protetto e corre così i rischi maggiori. È fondamentale raggiungere queste persone e accelerare con le seconde dosi».
variante epsilon
Oltre alla Delta comincia a impensierire anche la Epsilon, identificata in California e con solo due casi italiani accertati. Secondo una ricerca americana pubblicata su Science questa variante sarebbe molto resistente agli anticorpi. Così come stando a nuovi dati del governo israeliano il vaccino Pfizer sarebbe efficace contro la variante Delta solo al 64 per cento e non al 94 come con altri ceppi.
Per questo, sottolinea il virologo Pregliasco, «dovremo mantenere a lungo mascherine, tracciamento e isolamento. Ci saranno ancora tanti focolai e dovremo saperli gestire per impedire nuove ondate».
ISRAELE
variante delta
Antonio Caperna per "il Giornale"
Suona l' allarme per la variante Delta e stavolta l' attenzione diventa preoccupazione, per le notizie che arrivano da Israele. Lo «Stato modello» nella campagna di vaccinazione, per velocità e numero di adesioni (57% con 2 dosi, 88% è over 50) ha registrato domenica 343 nuovi positivi, battendo un record di 3 mesi, a causa della diffusione della variante Delta salita dal 60% di due settimane fa al 90%.
vaccinazioni israele
Secondo il ministero della Salute, più della metà dei nuovi malati di coronavirus è vaccinata (51%) e solo 15 erano viaggiatori di ritorno.
Un terzo dei nuovi pazienti sono bambini sotto gli 11 anni e un altro 13% ha tra i 12 e i 18 anni. Anche il numero di casi gravi in Israele è aumentato di quasi il 50% dalla scorsa settimana, secondo i dati del ministero della Salute. Ad allarmare erano già stati i dati preliminari dell' Hadassah University Medical Center, con una diminuzione dell' efficacia del vaccino Pfizer tra il 60% e l' 80% contro l' infezione da Delta.
SINTOMI VARIANTE DELTA
Poi l' annuncio su twitter del professor Yaniv Erlich della Columbia University, scienziato israeliano-americano, che ha rilanciando i nuovi dati del ministero della Salute: «Brutte notizie in arrivo stamattina da Israele. L' efficacia di Pfizer per la protezione contro la variante Delta scende dal 94% al 64%. Ciò ha importanti implicazioni per l' immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente».
TEST VARIANTE DELTA
Venerdì scorso, il 55% dei nuovi contagi è avvenuto tra persone già vaccinate. Per quanto riguarda la protezione contro il ricovero e i casi gravi si passa dal 98,2% al 93% anche se i ricercatori israeliani avvertono che è troppo presto per una risposta certa, a causa del ritardo di circa dieci giorni nella morbilità grave.
E divisi appaiono anche alcuni specialisti su come affrontare i nuovi contagi: alcuni ritengono che non sia la quarta ondata e quindi non servano interventi particolari; altri pensano che il lento aumento dei ricoveri sia solo temporaneo. «È meglio avere restrizioni ora piuttosto che aspettare 600 o mille pazienti al giorno», afferma al Times of Israel il professor Masad Barhoum, del Galilee Medical Center di Nahariya.
vaccinazione israele
Tutti però convergono sulla questione dell' aeroporto israeliano, punto di ingresso per ulteriori nuove varianti, per un maggiore controllo. Già in giornata il governo dovrebbe riunirsi per approvare nuove restrizioni come il green pass, per limitare l' accesso ad alcuni luoghi ed eventi solo a quanti sono vaccinati o guariti, e l' obbligo per i genitori vaccinati di restare in quarantena se i bambini sono positivi ai test.
decade obbligo di mascherine all'aperto in israele 6
I primi 7 casi di variante Delta sono stati segnalati il 16 aprile in Israele, ricorda il quotidiano Haaretz, quando la pandemia sembrava sconfitta con quasi 5 milioni di persone con due dosi di vaccino su 9 milioni. Il 15 giugno è stato revocato l' obbligo di mascherina al chiuso poi ripristinato il 25, a causa dei primi focolai di Delta vicino Tel Aviv.