MUGHINI
Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia
Caro Dago, vedo che su questa faccenda che ci riguarda tutti del manovrare un po’ più di contanti nella nostra vita quotidiana – 3000 euro a botta e non più soltanto 1000 – è insorto il partito dei Virtuosi.
E’ insorto il professor Vincenzo Visco (ex ministro alle Finanze di un governo Prodi), è insorta quell’ottima giornalista che risponde al nome di Milena Gabanelli, è insorto Pier Luigi Bersani, una persona che stimo ma di cui mi addormento ancor prima che apra la bocca.
VINCENZO Visco
Hanno detto tutti cose sacrosante. Che più contanti metti in giro e più favorisci la piccola evasione fiscale, che pure conta al 20 per cento dell’evasione totale; che più tracci la visibilità del denaro e meglio è a capire chi sta comprando e chi sta vendendo qualcosa; che con un debito pubblico quale lo abbiamo noi italiani è meglio far pagare le tasse che non farle pagare; che se permetti a Tizio di pagare Caio cash ne viene fuori sicuramente un tantino di evasione Irpef o Iva e questo non è buono; che di denaro contante in Italia ne circola già tanto e che in questo c’è sapore di truffa.
Tutte cose che uno che ha superato la terza elementare le sa e non può obiettare nulla. Di certo non può obiettare che nella gran parte dei Paesi europei quel vincolo all’uso del contante non c’è, perché quei Paesi europei nulla hanno in comune con il nostro specialissimo e devastatissimo Paese.
Un Paese sovrano quanto all’evasione di ogni tassa e di ogni obbligo possibile e immaginabile. Tutti che evadono il possibile, e ovvio che l’essere di sinistra o di destra non c’entra nulla. Io per esempio non sono minimamente di sinistra, la sola idea mi fa sghignazzare, epperò la lista dei miei pagamenti fiscali ce l’ho qui a fianco della tastiera del computer. Ho già battuto online i prossimi due o tre pagamenti. Lo faccio non per rispetto dello Stato e della Cosa Pubblica e della Solidarietà, termini di cui altamente mi impipo, lo faccio solo per rispetto a me stesso. Per l’idea orgogliosissima che ho di me stesso.
PRODI, VISCO, BERSANI
Il contante. Il problema di quanto e come esiste, epperò non ci dovete rompere i coglioni. Il professor Visco dice che l’uso del contante dovrebbe essere ridotto a 500 euro. L’ex ministro Visco è un uomo salace, e io lo apprezzo come tale. Mi piacerebbe infinitamente averlo di fronte, solo che io gratis ai talk-show non vado mai.
Non penso affatto che sia un Virtuoso di mestiere. Penso che sia un partitante della politica e dice le cose che giovano ed elettrizzano la sua parte politica. Quando era ministro, il suo governo retrocedette dall’impegno di ridisegnare le aspettative pensionistiche (e relative spese dello Stato) e questo perché i loro elettori erano innanzitutto pensionati della Cgil e volevano i soldi della pensione il più presto possibile, e anche se erano ancora dei giovanotti di 58-60 anni.
Intervento di Bersani
A compensare la perdita di risparmio che ne veniva allo Stato, aumentarono le tasse a quelli che non erano i loro elettori, al ceto medio professionale e alle partite Iva quale il sottoscritto. Virtuosi? No, partitanti. Mi sbaglio professor Visco?
E’ solo una questione di rottura di coglioni, caro professore. Venga qui a casa mia e vedrà che ogni obolo io lo pago al giusto e per tempo. Se la sua sciagurata idea di limitare l’uso dei contanti a 500 euro a botta diventasse legge, io sarei nei guai sul come pagare la mia colf filippina. Colf che ovviamente è tutta in chiaro e non c’è euro che la riguardi che io non tiri fuori.
Alla mia colf do 530 euro netti al mese per un terzo di ore di lavoro mensili, e dunque la pago il doppio di una ricercatrice universitaria. La mia colf non ha un conto corrente in banca, e dunque o la pago in contanti o niente. Almeno credo che sia così, perché dopo 30 anni che sta in Italia non parla l’italiano.
EURO CONTANTI
Beninteso io le voglio bene, solo non voglio che lei – caro professor Visco – mi rompa i coglioni. Voglio darle i 530 euro ogni fine mese, tranquillamente. Se andassimo come dice lei, dovrei fare non so quale complessa operazione finanziaria per darle più di 530 euro a volta cash, come faccio ogni mese.
Cash professore, se lei e la Gabanelli me lo permettete. E’ tutto in chiaro, Inps e tredicesima e vacanze pagate e liquidazione e tutto.
Io evaderò sempre, caro professore, la volta che viene da me un idraulico, lavora dieci minuti o forse meno, mi chiede 100 euro + Iva ed è ovvio che io gliene darò 80 cash senza donare l’Iva allo Stato e ai quattro cialtroni che ne vivono.
Gabanelli
Lo farò sempre, caro professore. Sempre. Come del resto sono sicuro che faccia lei, lei che non è affatto un cialtrone e che io stimo. A distanza. Dalla Luna dove abito e vivo e pago tutto quello che c’è da pagare.
GIAMPIERO MUGHINI