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    LA MELA NON SALTA LONTANO DALL'ALBERO - LARISSA IAPICHINO VINCE LA MEDAGLIA D'ARGENTO AGLI EUROPEI INDOOR DI ISTANBUL CON UN SALTO DI 6 METRI E 97 E SUPERA IL RECORD ITALIANO STABILITO DALLA MADRE, FIONA MAY - "MIA MADRE MI HA INSEGNATO CHE I RECORD SONO FATTI PER ESSERE BATTUTI, MEGLIO TENERSI CARA LA MEDAGLIA, STRETTA STRETTA" - LA SVOLTA DOPO CHE HA DECISO DI AFFIDARSI ALLA GUIDA TECNICA DEL PADRE, GIANNI IAPICHINO...


     
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    Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “La Stampa"

     

    Larissa Iapichino Larissa Iapichino

    Un salto di 6 metri e 97 per raggiungere l'indipendenza. Larissa Iapichino supera le migliori al mondo, aggiusta il record italiano e si prende l'argento agli Europei indoor […] Per anni Larissa Iapichino è stata «la figlia di», così dotata da poter solo brillare, come se il fisico e persino certe espressioni ereditate dalla madre fossero un dono da tradurre in risultati senza sforzo. Ha toccato i 6 metri e 91 a 18 anni, ha staccato la misura di mammà poi il mondo ha iniziato a girare troppo in fretta […] e a Istanbul li ha sfoderati con una lucidità che non ammette dubbi. […]

     

    Larissa Iapichino argento agli europei di istanbul Larissa Iapichino argento agli europei di istanbul

     Lei ha iniziato quando ha deciso, contro svariati consigli, di affidarsi alla guida tecnica del padre Gianni Iapichino, già mentore dell'ex moglie Fiona May. Se la giovane Iapichino avesse davvero avuto paura dei fantasmi non si sarebbe affidata a lui, sarebbe scappata dalle similitudini. Ha chiesto la strada opposta, si è tuffata negli incroci impossibili per emergere con la propria identità.

     

    Larissa Iapichino Larissa Iapichino

    Ringrazia sia la famiglia che il padre allenatore e ricorda che mamma ha risposto «per favore no» quando lei ha espresso il desiderio di dedicarsi al salto in lungo, «le ho detto "ci saranno pressioni però imparerò a gestirle", lo sto facendo». Adesso vorrebbe abbinare a questo livello gli studi in giurisprudenza, così come fa il neo campione dei 60 metri Ceccarelli che sta nella stessa scuderia, «siamo due disperati». Il padre racconta che la svolta è arrivata alla fine della scorsa stagione «voleva fermarsi, diceva "babbo sono stanca" siamo andati avanti e ha preso confidenza nei meeting di settembre. Da lì siamo ripartiti, dopo un lavoro specifico sulla velocità (con la collaborazione dell'ex sprinter Checcucci). L'ho vista prima inattaccabile e poi emotiva quando ha dedicato l'argento al nonno. E mi piacciono entrambe le cose».

     

    larissa iapichino fiona may gianni iapichino larissa iapichino fiona may gianni iapichino

    Il nonno Winston era il papà di Fiona May, «un personaggio d'uomo, ci ero tanto legata, ho fatto il mio piagnino, mi sono sentita protetta». Un continuo emanciparsi e riconnettersi alle radici. Non la imbarazzano più, non la legano, «questa strada è mia, lo dimostra il fatto di aver migliorato il primato italiano al coperto due volte nello stesso giorno, una prova superata in qualche modo anche se mia madre mi ha insegnato che i record sono fatti per essere battuti, meglio tenersi cara la medaglia, stretta stretta». […]«mi sento diversa, convinta e capace di divertirmi. Ho avuto momenti belli e brutti adesso io penso a saltare e basta. Della gara quasi non ho memoria». […]

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