Francesco Bechis per “il Messaggero”
ROBERTO CINGOLANI
È un cortocircuito verde. Mentre a Bruxelles gli Stati Ue chiedono alla Commissione di allentare il taglio sui consumi di elettricità, in Italia la transizione verso le energie rinnovabili è in stallo. Da una parte i privati che vogliono investire nel settore green crescono a vista d'occhio. Dall'altra, la quasi totalità dei nuovi progetti legati al Pnrr - presentati al Mite con un percorso accelerato introdotto dal governo Draghi - restano in attesa di un via libera.
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Si tratta di quasi 20 Gigawatt (18,67). Poco meno di un terzo di quei 70 Gigawatt - circa 8 l'anno - che secondo il governo dovrebbero essere installati nei prossimi 9 anni per centrare i traguardi della Conferenza di Parigi sul Clima. Il sito del ministero guidato da Roberto Cingolani parla chiaro. Sono 508 i progetti di energia rinnovabile in lista d'attesa.
Di questi, solo uno ha ottenuto il semaforo verde. […]
MEME SUL CARO ENERGIA
L'iter è un percorso a ostacoli. Accertata la regolarità del progetto la palla passa alla commissione Pniec-Pnrr. Cioè l'organo di 40 commissari entrato in carica nel gennaio scorso con l'obiettivo di creare un canale preferenziale per i progetti delle rinnovabili legati ai fondi europei. La commissione ha messo il turbo ad aprile, quando sono stati nominati tutti i commissari. Ad oggi ha emesso pareri favorevoli per 2,274 Gigawatt complessivi di energia rinnovabile, con una percentuale che sfiora il 100% di sì. Ma non basta. Ottenuto il parere serve infatti il via libera del Mibact insieme al Mite. Ed è qui che si arena una parte dei progetti.
luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 3
Energia vs paesaggio, difficile uscirne. Non a caso la settimana scorsa Cingolani ha tirato una stoccata alle soprintendenze culturali: «Se vince sempre il paesaggio bisogna dire ai cittadini che rispetto ai costi dell'energia ci sono altre priorità». Quando tra dicasteri non si trova la quadra, il dossier finisce sul tavolo di Palazzo Chigi, con il Cdm a vestire i panni dell'arbitro. E può succedere che qui arrivi la luce verde, come lo scorso 28 luglio per 11 impianti eolici. Ma la questione va risolta a monte.
MEME SUI PREZZI DEL GAS
Certo, il picco di progetti presentati non è facile da gestire. La crisi energetica e i fondi del Pnrr hanno fatto delle rinnovabili un'occasione ghiotta per tanti privati. Fatto sta che lo stop prosegue. E presenta un conto diverso a seconda delle regioni. Al Sud, dove sole e vento sono più generosi e il mercato cresce in fretta, è salatissimo. In testa c'è la Puglia, con 168 impianti in attesa di via libera, segue la Basilicata con 98 progetti fermi. […]
caro energia