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    SALUTAME A RENZI! - LE CASSE PREVIDENZIALI, DAI COMMERCIALISTI AI GIOVANI NOTAI, SFANCULANO IL PREMIER E DICONO NO ALL’INGRESSO NEL FONDO “ATLANTE 2”: NON VOGLIONO BUTTARE LE LORO PENSIONI PER SALVARE IL BIDONE MPS – NEL PIANO DI MATTEUCCIO, DOVEVANO SBORSARE 500 MILIONI


     
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    (ANSA) "Allo stato attuale non ci sono le condizioni per procedere all'investimento".

     

    jpmorgan dimon renzi padoan jpmorgan dimon renzi padoan

    A dirlo il presidente dell'Adepp (Associazione delle casse previdenziali) Alberto Oliveti, in commissione bicamerale Enti gestori di forme di previdenza, a proposito del fondo Atlante2 per rilevare gli npl delle banche.

     

    RENZI PADOAN RENZI PADOAN

    "L'investimento potrebbe essere fatto solo nel rispetto delle politiche di 'asset allocation' di ogni cassa, che rimane autonoma", e una volta ricevute "le direttive formali da parte dei ministeri". Tali documenti non sono giunti, pertanto "non ci sono le condizioni per procedere".

     

    alberto oliveti alberto oliveti

    Nel corso dell'audizione parlamentare, il presidente dell'Associazione delle casse pensionistiche ha ripercorso le tappe dell'avvicinamento del mondo della previdenza privata al fondo Atlante2. "Il 21 luglio abbiamo convocato l'assemblea straordinaria dell'Adepp per comunicazioni urgenti" sull'incontro avuto la settimana prima con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti", vertice a cui, oltre allo stesso presidente Oliveti, erano presenti i due vicepresidenti dell'Adepp Nunzio Luciano e Mario Schiavon.

     

    L'assemblea ha "approvato a notevole maggioranza" una delibera nella quale si manifestava disponibilità a partecipare all'operazione finanziaria per il salvataggio bancario, con "13 casse favorevoli su 16". Il contenuto di quella delibera, ha detto Oliveti, lo "riteniamo perfettamente attuale", e in esso "è espressa l'estrema attenzione nei confronti del lavoro dei nostri professionisti" iscritti.

     

    adele raiola presidente giovani notai adele raiola presidente giovani notai

    Tuttavia, ad oggi "non ci sono le condizioni per poter procedere all'investimento", ossia dovrebbero essere rispettate "le politiche di asset allocation" dei singoli enti previdenziali che "rimangono autonomi e legittimati alla scelta" individuale, e dovrebbero giungere "formali direttive dei ministeri vigilanti" che autorizzerebbero le casse all'intervento finanziario.

     

     

    BANCHE: GIOVANI NOTAI-COMMERCIALISTI, NO ENTI IN ATLANTE 2 - RAIOLA-SEGANTINI CONDANNANO INVESTIMENTO IN SALVATAGGIO BANCARIO 
    (ANSA) -  L'associazione dei giovani notai (Asign) e l'Unione dei giovani dottori commercialisti (Ungdcec) esprimono "con fermezza e decisione" la propria "condanna" nei confronti della "iniziativa governativa volta ad ottenere la partecipazione degli Enti di previdenza dei professionisti al fondo Atlante2" per il salvataggio bancario, così come deliberato dall'assemblea dell'Adepp (Associazione delle Casse pensionistiche private), con un impegno preventivato di 500 milioni di euro.

    fazio segantini giovani commercialisti fazio segantini giovani commercialisti

     

    Lo si legge in una nota congiunta dei sindacati delle due categorie, in cui si puntualizza come le Casse dei professionisti siano "associazioni private senza scopo di lucro istituite per svolgere attività previdenziale ed assistenziale in favore dei propri associati, i quali periodicamente contribuiscono alla formazione della propria pensione futura versando una parte ingente del proprio reddito", e che "i risparmi previdenziali dei professionisti vanno ad alimentare i patrimoni delle Casse che vengono investiti in attività che possono consentire adeguate remunerazioni, con un profilo di rischio contenuto".

     

    I presidenti dell'Asign Adele Raiola e dell'Ungdcec Fazio Segantini aggiungono, comunque, che "pur apprezzando il riconoscimento dei professionisti quali 'pilastri del Paese', auspicano che detto ruolo sia valorizzato nell'ambito delle proprie specifiche competenze ed attribuzioni, nella convinzione di poter contribuire solo in tal modo alla crescita del sistema Italia, e non attraverso forme elaborate di esproprio patrimoniale, seppur - concludono - edulcorate con promesse di future concessioni normative e/o regolamentari".

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