Estratto dell'articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”
IGNAZIO LA RUSSA CON IL FIGLIO LEONARDO APACHE
Per capire cosa è accaduto a casa del Presidente del Senato la notte il 19 maggio vanno acquisite le chat e i messaggi tra Ignazio La Russa e suo figlio Leonardo, accusato di aver violentato lì una ragazza incontrata in discoteca a Milano. Con un’istanza, il legale della ragazza invita la Procura di Milano a estrarre i dati dal telefonino del giovane e a depositarli nell’inchiesta, ma questo può avvenire solo con l’autorizzazione del Senato.
«Se non teme nulla, il presidente La Russa non dovrebbe avere problemi a invitare la giunta a dare l’autorizzazione in modo da dissolvere i dubbi», afferma il padre della ragazza mentre è cominciata l’estrazione di chat, sms, video e ogni altro dato attraverso parole chiave alla presenza dei legali di La Russa jr e di Tommy Gilardoni, il dj 24 enne suo amico e anche lui indagato.
LEONARDO APACHE LA RUSSA
[…] al momento il pm Rosaria Stagnaro, l’aggiunto Letizia Mannella e il Procuratore Marcello Viola hanno deciso di escludere l’esame dei messaggi tra il ragazzo e il padre perché protetti dall’immunità parlamentare del senatore La Russa.
[…]
La Procura valuterà la possibilità di chiedere l’autorizzazione al Senato, se necessario. Quando più di un mese dopo la presunta violenza la ragazza fece denuncia, Ignazio La Russa disse di avere «a lungo interrogato» Leonardo giungendo alla «certezza» che non aveva «compiuto alcun atto penalmente rilevante».
MEME SU LEONARDO APACHE LA RUSSA
Una «sua idea derivata da una conversazione con suo figlio», afferma il padre della presunta vittima chiedendo di verificare se ci sono state altre conversazioni e invitando «da padre a padre» il presidente a «collaborare affinché possa essere ricostruita la vicenda ed emerga la verità».
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