Stefano Scacchi per "La Stampa"
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Il Napoli può avvicinare la qualificazione in modo quasi sicuro, l'Inter deve allontanare il rischio di un'eliminazione di fatto già a metà del cammino del girone. Sono le due facce della Champions League italiana di questa sera, riflesso di quello che succede anche in campionato. Il Napoli affronta l'Ajax ad Amsterdam con l'autostima a mille dopo aver demolito Liverpool e Glasgow Rangers con prestazioni entusiasmanti, le stesse che consentono alla squadra di Spalletti di occupare la testa della classifica in Serie A insieme con l'Atalanta.
L'unica preoccupazione di Spalletti è quella di evitare cali di tensione: «Non si possono fare partite dove ti nascondi. Si parte subito forte, perché l'Ajax ha giocatori giovani e forti, forse con più esperienza di Champions di noi».
luciano spalletti foto mezzelani gmt018
L'Inter, invece, si trova all'estremo opposto nella scala della fiducia. A San Siro col Barcellona ha l'occasione di restare in corsa nello spareggio con i catalani che hanno ottenuto gli stessi risultati: sconfitta col Bayern Monaco, successo col Viktoria Plzen. Per i nerazzurri sembra un impegno proibitivo. Lo dice la storia: in sette precedenti, spalmati su un arco di 63 anni, hanno battuto solo una volta i blaugrana in casa (nella semifinale di andata di Champions nell'anno del Triplete di Mourinho).
luciano spalletti
E lo suggerisce il presente, fatto di cinque ko nelle prime dieci partite ufficiali della stagione. Mentre il Barcellona è primo in Spagna con gli stessi punti del Real Madrid campione d'Europa. Simone Inzaghi è al centro delle critiche: «Bisogna aspettarsi di più da tutti, me compreso. Noi allenatori dipendiamo sempre dai risultati. È normale che io sia il primo in discussione. Questa situazione si cambia con le vittorie».
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Una vittoria permetterebbe all'ambiente di ricompattarsi, uscendo da una situazione nella quale circolano troppe visioni differenti sui motivi alla base della crisi e sui rimedi necessari per uscirne. Inzaghi ripropone Onana in porta, come successo sempre in Champions. Ma questa volta potrebbe essere quella definitiva per porre fine all'alternanza con Handanovic e rivedere il camerunense anche in campionato sabato col Sassuolo a Reggio Emilia. Questo è quello che si augura il club per togliere incertezza in un ruolo chiave.
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Sarà presa questa mattina la decisione definitiva sull'utilizzo di Lautaro dal primo minuto con un occhio anche alla trasferta col Sassuolo, determinante in questa fase complicata. L'argentino, alle prese con un leggero affaticamento muscolare avvertito durante la partita con la Roma, ha effettuato l'allenamento con i compagni e vorrebbe giocare dall'inizio contro la squadra che lo ha corteggiato a lungo due anni fa. Inzaghi ha alzato molto la voce nella rifinitura alla Pinetina richiamando i giocatori alla massima attenzione per scongiurare il ripetersi delle distrazioni delle ultime settimane. Purtroppo l'Inter non può pensare solo a quello che succede sul campo.
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Lo confermano le parole dell'ex presidente Massimo Moratti: «I dubbi societari possono influenzare la serenità della squadra e dell'allenatore? Un po' sì - dice a SportMediaset - ma non devono rappresentare un alibi. Gli Zhang? Se hanno l'intenzione e la possibilità di continuare con l'Inter allora che lo facciano tranquillamente». Tornare alla vittoria è l'unico modo per allontanare questi fantasmi, non solo per continuare a sperare nell'approdo agli ottavi di Champions League.